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UNICO 2015 e Studi di Settore: i nuovi correttivi anticrisi

di Francesca Vinciarelli

13 Aprile 2015 10:00

Approvati i correttivi anticrisi per il 2014 per gli Studi di Settore, applicabili in sede di UNICO 2015.

Parere favorevole da parte della Commissione degli esperti, riunitasi presso la SOSE il 9 aprile scorso, ai nuovi correttivi anticrisi per gli Studi di Settore del 2014, applicabili in sede di UNICO 2015. Si tratta della validazione dell’intervento che ogni anno revisiona gli Studi di Settore, per tenere conto della particolare congiuntura economica che ha interessato le attività economiche interessate.

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Analisi dei dati

Nello specifico, l’analisi è frutto di una attenta attività di monitoraggio dell’andamento dei settori economici effettuata sul territorio nazionale – su un panel di circa 2,1 milioni di contribuenti che hanno applicato gli studi di settore nel quadriennio 2010-2013 – sulla base delle informazioni fornite dal Ministero dello Sviluppo Economico, dalla Banca d’Italia, dall’ISTAT, dalle Associazioni di categoria, dagli Osservatori regionali e da altri istituti di ricerca e dei dati relativi alle ultime comunicazioni e dichiarazioni annuali IVA. Quest’anno è stata utilizzata anche una nuova metodologia di stima basata sui modelli lineari misti, per stimare l’effetto della crisi economica sui ricavi/compensi tramite la componente random, che consente di scartare i soggetti anomali e ottenere una maggiore robustezza dei risultati ottenuti, dal punto di vista statistico.

Correttivi congiunturali

I correttivi agli Studi di Settore 2014 riguardano quattro categorie:

  • correttivi di settore;
  • correttivi territoriali;
  • correttivi individuali;
  • interventi relativi all’analisi di normalità economica.

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Il correttivo congiunturale individuale è stato elaborato prendendo in considerazione la variazione dell’efficienza produttiva delle imprese nel quadriennio 2011-2014, valutando il differente peso che la crisi economica ha avuto nei vari settori economici e nelle diverse regioni. I correttivi specifici si applicano a tutte le imprese interessate, comprese quelle non congrue. Lo scopo è quello di adattare la funzione di ricavo in funzione della contrazione dei margini e del minor utilizzo degli impianti risultante per settore. Diversamente, i correttivi individuali si applicano al singolo contribuente il cui stato di crisi economica (evidenziata da una contrazione dei costi variabili rispetto al biennio precedente) sia superiore a quella media del cluster. I correttivi relativi all’analisi di normalità economica sono riferiti all’indicatore “durata delle scorte” e si applicano nel caso di aumento di merci e prodotti invenduti in magazzino e contrazione delle vendite.