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Contributi non versati, denuncia entro cinque anni

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 23 Maggio 2012
Aggiornato 20 Luglio 2015 09:02

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Contributi non versati: denuncia da parte del lavoratore entro 5 anni per evitare la prescrizione ed estenderla a 10 anni: i dettagli nella circolare INPS sui contributi previdenziali e assistenziali non versati dal datore di lavoro.

Contributi previdenziali ed assistenziali non versati dal datore di lavoro? La denuncia da parte del lavoratore o dei suoi superstiti va effettuata entro 5 anni, altrimenti subentra la prescrizione. In caso contrario, ossia se si procede alla denuncia all’INPS nei termini di legge, si potrà godere del meccanismo di allungamento dei termini di prescrizione da cinque a dieci anni.

In altre parole, bisogna agire proattivamente in maniera tale da non far intervenire la prescrizione quinquennale, come definito nel Messaggio del 16 maggio, n. 8447.

In particolare, si fornisce maggiore chiarezza sui contenuti della Circolare n. 31 del 2 marzo 2012, che aveva scatenato forti dubbi in merito alla prescrizione dei contributi INPS, soprattutto relativamente alla possibilità di allungare i termini di prescrizione mediante denuncia.

La nuova direttiva, spiega l’INPS, si allinea agli orientamenti giurisprudenziali consolidati e consente di avviare il meccanismo di allungamento dei termini prescrizionali da cinque a dieci anni, ai sensi dell’art. 3, comma 9, lettera a), ultimo periodo della legge 335/1995.

La denuncia deve essere fatta dal lavoratore o dai suoi superstiti: eventuali verbali non avranno valore legale per godere dell’allungamento a 10 anni dei termini di prescrizione.

Dal punto di vista dei contenuti della denuncia, è necessario rispettare alcuni requisiti formali per consentire che l’atto possa essere considerato interruttivo della prescrizione.

In particolare il Messaggio INPS chiarisce che devono essere indicati in modo chiaro:

  • l’importo dei contributi omessi
  • ed il periodo al quale si riferisce l’omissione
  • il nominativo e i dati anagrafici del lavoratore denunciante
  • il regime sanzionatorio applicabile
  • gli estremi della denuncia, con riferimento alla data della presentazione.