Spese medico-sanitarie detraibili nel 730: c’è un tetto o franchigia?

Risposta di Barbara Weisz

4 Maggio 2023 12:13

Loris chiede:

Ho acquistato due auricolari per un importo complessivo di 4.000 euro: inserendo la spesa documentata con fattura nella prossima dichiarazione dei redditi, il 19% di detrazione IRPEF sarà calcolato sull’intero ammontare o sussistono dei limiti? Serve presentare altra documentazione?

Le protesi acustiche da lei acquistate danno diritto alla detrazione IRPEF al 19%. Tra l’altro, nel novero dei dispositivi medici detraibili rientrano anche le spese sostenute per l’acquisto delle batterie di alimentazione degli apparecchi per facilitare l’audizione ai sordi (circolare n. 7/E/2018).

Le troverà già inserite nella dichiarazione dei redditi precompilata. Se invece compila da sé il modello 730, dovrà inserire la voce di spesa.

Il quadro del modello 730/2023 da complare è quello “E – Oneri e spese” ai righi E1 – “Spese sanitarie” ed E2 – “Spese sanitarie per familiari non a carico affetti da patologie esenti” della sezione I. Il rigo E3 riguarda le spese sanitarie per persone con disabilità.

Per le spese sanitarie del contribuente e dei familiari a carico è prevista una franchigia di 129,11 euro. Quindi, la spesa da lei sostenuta è compatibile con i limiti previsti per essere agevolata interamente, scorporando tale soglia minima.

=> Rimborsi 730 superiori alle ritenute si perde la differenza?

Per calcolare la detrazione fiscale del 19%,  deve considerare una spesa agevolabile di 3.870,89 (4.000 meno 129,11 euro), pari ad uno sgravio di 735 euro. Il tetto massimo per le detrazioni sanitarie è previsto solo per le spese di familiari non a carico affetti da patologie esenti, ed è pari a 6.197,48 euro.

Per quanto riguarda la documentazione richiesta, deve conservare fattura o quietanza di pagamento e la prescrizione del medico curante. Se la prestazione è stata svolta direttamente da un esercente arti ausiliarie della professioni sanitarie, abilitato a intrattenere rapporti diretti con il paziente, quest’ultimo attesterà sul documento di spesa di aver eseguito direttamente la prestazione. In ogni caso, in luogo della prescrizione medica è consentita l’autocertificazione.

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Risposta di Barbara Weisz