Riscatto contributi omessi: guida ai vantaggi

Risposta di Barbara Weisz

Pubblicato 26 Maggio 2017
Aggiornato 27 Novembre 2017 09:56

Sergio P. chiede:

Compio 59 anni a dicembre, ho iniziato a lavorare nel 1975 in una ditta artigiana ma con contribuzione regolare da ottobre 1978 (compreso anno di leva). È possibile rientrare nel novero dei “lavoratori precoci” e usufruire dei 41 anni di contribuzione? Diversamente dovrei lavorare fino ai 43 anni di contribuzione più i 3 non coperti!?

Lei non ha diritto alla pensione anticipata con la quota 41 perché, oltre a non aver versato almeno un anno di contributi prima dei 19 anni, non rientra nelle categorie di lavoratori ammessi (le stesse che hanno diritto all’APe Social: disoccupati senza sussidio da almeno tre mesi, caregiver da almeno sei mesi di coniuge o parente di primo grado convivente con handicap grave, riduzione della capacità lavorativa pari almeno al 74%, addetto a lavori usuranti o mansioni gravose.

Però una soluzione per raggiungere la pensione anticipata in tempi più brevi ci sarebbe, ma deve fare i calcoli per capire se le conviene. I contributi non versati dal datore di lavoro, infatti, possono essere riscattati dal lavoratore, ma bisogna pagare all’istituto previdenziale il costo dell’onere di riscatto: in pratica, per dirla in parole semplici, bisogna versarsi da soli almeno una parte dei contributi non versati dal datore di lavoro. C’è però un vantaggio fiscale, perché le somme pagate per riscattare contributi arretrati sono deducibili fiscalmente.

=> Pensioni: riscatto contributi omessi

Aggiungendo tre anni di contribuzione, si avvicinerebbe molto al requisito pieno per la pensione anticipata, che è pari a 42 anni e sette mesi fino alla fine del 2018. Iniziando a contare i contributi dal ’75, lei raggiungerebbe il requisito contributivo per la pensione anticipata nel corso del 2018. Potrebbe chiedere all’INPS di quantificare l’onere da riscatto che dovrebbe pagare e calcolare con precisione cosa le conviene.

Credo che nel suo caso il riscatto comporterebbe anche l’ulteriore vantaggio di avere alla fine un assegno previdenziale più alto, perché porterebbero sopra i 18 anni la contribuzione da lei versata entro il 1996. Questo, comporta che gli anni di contribuzione versata prima del 1996 diano luogo al calcolo retributivo. Più conveniente in termini di ammontare della pensione.

Per approfondimenti: INPS, riscatto contributi

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