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Rimborso IMU 2012: lettere di Berlusconi a rischio denuncia

di Barbara Weisz

Pubblicato 20 Febbraio 2013
Aggiornato 22 Febbraio 2013 08:57

Operazione elettorale di Berlusconi a rischio denuncia per truffa elettorale: lettere agli Italiani promettono rimborso IMU 2012 in caso di vittoria, chiedendo il voto e criticando gli avversari: reazioni infuocate, ipotesi reato di voto di scambio.

Rimborso IMU protagonista della campagna elettorale per le elezioni politiche 2013: il leader del centrodestra, Silvio Berlusconi sta inviando lettere nelle case degli Italiani promettendo la restituzione dell’imposta versata nel 2012 sulla prima casa, scatenando le reazioni degli avversari e rischiando una denuncia per ipotesi di voto di scambio e truffa elettorale.

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La lettera di Berlusconi

Il marketing elettorale del Cavaliere è mirato: ci sarebbero due versioni della missiva, una più lunga e destinata ai cittadini-elettori delle regioni-chiave, dove il risultato è più in bilico (come la Lombardia), l’altra più breve per le regioni “più sicure”.

Nelle case degli elettori arriva una busta bianca, con una scritta in campo blu “avviso importante“, l’intestazione “Rimborso IMU 2012“, il tutto confezionato in una veste grafico da comunicazione ufficiale. All’interno, la missiva firmata da Berlusconi.

Il testo prevede due paragrafi in cui vengono sintetizzate le misure fiscali che in caso di vittoria verrebbero messe in pratica dal Pdl (abolizione IMU su prima casa e fabbricati agricoli, riduzione graduale fino all’eliminazione dell’IRAP, nessun aumento IVA, nessuna imposta patrimoniale sui risparmi).

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«Tuttavia – si legge poi – come avrà appreso dai giornali e dalla TV, siamo determinati a cancellare subito l’IMU nel primo consiglio dei ministri dopo la vittoria«, come fatto con l’ICI nel 2008, e a restituire «immediatamente l’IMU pagata nel 2012 sulla prima casa e su terreni e fabbricati agricoli».

Seguono istruzioni precise (in caso di vittoria e in caso di rimborso IMU approvato): restituzione a scelta tramite bonifico o sportello postale in seguito all’invio, da parte dell’amministrazione finanziaria di «una lettera firmata dal nuovo ministero dell’Economia e dello Sviluppo (cioè dal sottoscritto!): per la prima volta – prosegue il testo – ricevendo una lettera dell’amministrazione finanziaria, lei non avrà nulla da temere, ma potrà finalmente sorridere perché le porterà una buona notizia».

Quindi si esprime l’orgoglio per la misura in preparazione e infine c’è la richiesta del voto, con tanto di citazione di alcuni avversari: «il voto dato ai vari Fini, Casini, Monti è  un voto regalato alla sinistra», quello al Movimento 5 stelle di Grillo, legittimo perché di protesta è tuttavia «pericoloso» perché più dell’80% dei candidati «ha già fatto politica e proviene dai circoli dell’estrema sinistra, dei contri sociali e dei No Tav».

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Le reazioni

Arrivano un po’ da ogni parte: agenzie di stampa, trasmissioni elettorali, post e commenti su blog e social network.

Tuona il leadaer del centrosinistra, Pierluigi Bersani: è «un vero e proprio imbroglio», ed è anche «un modo di fare campagna elettorale che non riesco a digerire, è ora di essere seri. Se vinco, per primo mando a casa gli imbroglioni, lui e la Lega». Bersani ricorda Achille Lauro (campagne elettorali del dopoguerra, n.d.r.), che «almeno dava i pacchi di pasta», e contrattacca: Berlusconi allora restituisca anche «4,5 miliardi di multe di quote latte, 4 miliardi non incassati con il vecchio condono e 4 miliardi buttati con Alitalia. Li ridia indietro, ma di tasca sua».

Sempre dal Pd, infuriata la capogruppo al Senato, Anna Finocchiaro: «è una truffa peggiore del contratto con gli italiani. Basta con gli inganni, le promesse, le bugie, la demagogia facile quanto pericolosa. Basta con le frottole e le illusioni che ci hanno portato sull’orlo del baratro, da cui ci stiamo risollevando con molti sacrifici, quelli sì, veri. Credo che si possa imparare dagli errori e che di fronte alla crisi agli italiani meritino molta più serietà».

Dal centro, il ledaer Udc Pierferdinando Casini punta su un registro satirico e scrive su Facebook: ««Se vi è arrivata questa letterina, sappiate che non viene dal Polo Nord e non è di Babbo Natale, ma di Berlusconi. Il regalo che vi promette lo pagheranno tutti gli italiani con interessi altissimi. Non perdete tempo a rispedirla al mittente: lui ricicla promesse, voi riciclate la carta».

Scherza anche il premier Mario Monti, leader di Scelta Civica:  «Quando dissi che Berlusconi avrebbe fatto tentativi di comprare i voti degli italiani con i soldi dello Stato non pensavo che avrebbe incarnato così alla lettera quanto temevo avrebbe fatto e che sta facendo».

Il ledaer del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, dal palco del comizio milanese di Piazza Duomo, ne ha un po’ per tutti: «arrendetevi finché siete in tempo – conclama rivolgendosi scherzosamente ai politici -, non vi faremo del male. Non avete scampo, apriremo il Parlamento come una scatoletta di tonno». Grillo punta al pienone di voti: siamo la «prima forza politica». Ma non dimentica stilettate al Cavaliere: «se qualcuno gli crede ancora questa sera dovrà andare a casa, aprire la lavatrice e parlare con Mastro Lindo perchè esiste».

Da Rivoluzione Civile, l’ex pm Antonio Ingroia annuncia una «denuncia nei confronti di Berlusconi alla Procura di Roma», per le ipotesi di «voto di scambio e truffa elettorale». Gianfranco Mascia, candidato al Consiglio regionale del Lazio con Rivoluzione Civile, ha  presentato un esposto alla procura di Roma.

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