Mister PMI, Giuseppe Tripoli, ha indetto ieri presso il Ministero dello Sviluppo Economico il primo tavolo per le professioni non ordinistiche: focus sulle attività non regolamentate da ordini professionali, con l’obiettivo di dare un «adeguato riconoscimento alle nuove professioni».
Ad operare fuori albo sono circa 3 milioni di lavoratori di settori che vanno dai servizi alle imprese alle attività di cura e comunicazione.
«Il nostro obiettivo è quello di individuare esigenze e linee di intervento per questo comparto che rappresenta una quota rilevante del PIL e uno dei settori economici più vivaci e in trasformazione» ha dichiarato Tripoli. Si tratta di un «percorso condiviso» in vista delle discussioni attualmente in corso al Parlamento su alcuni disegni di legge che puntano a regolamentare queste attività professionali.
«Presupposti essenziali per la crescita del settore sono l’innovazione, la qualità delle attività e della certificazione e la tutela del cliente, impresa o cittadino, anche attraverso l’utilizzo delle norme tecniche volontarie, facendo riferimento alle regole europee», ha concluso Mister Pmi.
All’incontro, che si ripeterà entro giugno, erano presenti anche i rappresentanti di Assoprofessioni, Colap, Confindustria, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confprofessioni, Casartigiani, Claai, Accredia e Uni.
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