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Professional Day: come tagliare i costi e tornare a crescere

di Barbara Weisz

20 Febbraio 2013 15:20

I Professionisti italiani avanzano un piano per ridurre il costo del lavoro e mettere in moto una crescita sostenibile, con agevolazioni per la green economy e riforme innovative: le ricette anti-crisi al Professional Day 2013.

Un piano per ridurre il costo del lavoro, promuovere la crescita puntando su innovazione e Green Economy, investire sui giovani professionisti e migliorare Welfare e pensioni: le principali proposte presentate al Professional Day organizzato da CUP (Comitato Unitario Permanente degli Ordini e Collegi Professionali), PAT (Professioni Area Tecnica) e AdEPP (Associazione degli Enti Previdenziali Privati).

=>Confronta con i temi del Professional day 2012

Riduzione costo del Lavoro

La proposta CUP e Consulenti del Lavoro stima un taglio dell’8% sul costo del lavoro (da distribuire al 50% fra lavoratore e impresa), partendo dalle retribuzioni sotto i 40mila euro: sarebbero interessati oltre 13 milioni di lavoratori, che guadagnano un totale di 156 miliardi 444 milioni di euro. La misura costa circa 12,5 miliardi di euro e prevede 4 passaggi per finanziarla:

  • Revisione tariffe di rischio INAIL: un risparmio di 800 milioni di euro per le imprese.
  • Nuova destinazione delle risorse accumulate con il Fondo tesoreria del TFR: a fine 2010, secondo la Corte dei Conti, il totale delle somme trasferite dalle imprese allo Stato, a partire dall’istituzione del Fondo, era a quota 15,86 miliardi di euro. Si tratta in sostanza di risorse eccedenti le prestazioni, che andrebbero destinate a ridurre il costo del lavoro.
  • Utilizzo delle risorse della lotta all’evasione fiscale: sono circa 12 miliardi ogni anno, destinandone almeno il 50% alla riduzione del costo del lavoro si avrebbero sei miliardi di euro all’anno.
  • Riduzioni di spesa pubblica per un valore annuo di 1 miliardo 700 milioni.

Misure per la crescita

Il PAT (che rappresenta geologi, biologi, chimici, dottori agronomi e dottori forestali, geometri, ingegneri, periti agrari, periti industriali e tecnologi alimentari) ha presentato il documento «Riprogettare l’Italia per tornare a crescere».

Un programma in 12 punti, che prevede agevolazioni fiscali ed interventi normativi e tecnici: nuova anagrafe immobiliare online basata sul fascicolo del fabbricato; stop alla cementificazione a favore del riutilizzo del costruito; bonifica delle abitazioni dai materiali edilizi nocivi;  sostegno alla rottamazione degli impianti elettrici e al risparmio energetico; gestione sostenibile dei rifiuti; valorizzazione di agroalimentare e paesaggio.

E poi ancora: più trasparenza con gli Open Data della PA, devolution professionale, misure per l’innovazione.

Un’altra proposta arriva dagli Attuari: aprire un tavolo di lavoro che coinvolga gli ordini professionali nella definizione di un sistema di Welfare sostenibile e in grado di assicurare un determinato standard di prestazioni.

La richiesta AdEPP sulle pensioni dei professionisti: ridurre la tassazione delle rendite finanziarie delle casse di previdenz ae destinare le risorse agli iscritti sotto forma di Welfare previdenziale.

Avvocati e notai si concentrano maggiormente sull‘accesso alle professioni, che ritengono debba essere regolato e prevedere la formazione.

=>Leggi di più sulla Riforma delle Professioni

Teatro dell’iniziativa è stato l’auditorium della Conciliazione di Roma a cui erano collegate un centinaio di città italiane in una sorta di assemblea virtuale fra i rappresentanti dei 2,3 milioni di iscritti agli Ordini Professionali. Sono intervenuti anche personalità politiche ed esponenti istituzionali, fra cui il premier Mario Monti, il ministro della Giustizia Paola Severino, l’esponente del Pdl Maurizio Gaparri.