Con una crescita del 219% da gennaio a marzo 2009 della cassa integrazione (dati Centro Studi Confindustria Lazio), il Lazio affronta la questione cella crisi occupazione con soluzioni concrete: la Regione metterà a disposizione 220 milioni di euro provenienti dal Fondo sociale europeo per i lavoratori di microimprese locali (meno di 15 dipendenti) che si trovano ad aver perso il lavoro a causa della crisi.
È stato infatti approvato l’accordo relativo all’attivazione di protocolli d’intesa tra le singole Regioni e il Governo, secondo quanto previsto dal Piano anticrisi del 12 febbraio 2009.
I lavoratori esclusi da ammortizzatori sociali a legislazione ordinaria, troveranno così un sostegno, non solo dal punto di vista del reddito ma anche della formazione, per ricreare nuove opportunità lavorative.
L’obiettivo è di sostenere entro il biennio 2009/2010, con questo intervento, almeno 30mila dipendenti delle oltre 100 mila piccole imprese in difficoltà.
La Regione Lazio si impegna così con una cifra pari ad oltre la metà dei fondi stanziati nella programmazione 2007/2013 negli assi Occupabilità e Adattabilità.
In caso di necessità, oltre alla copertura regionale verranno messe a disposizione anche risorse statali.
I fondi, però, saranno sbloccati solo in seguito all’approvazione tecnica di esperti, e previa ammissibilità delle modalità di spesa del FSE da parte della Commissione europea.
In attesa di tale approvazione, sarà il Governo ad anticipare le cifre spettanti ai lavoratori senza lavoro. Intanto, verrà avviato un Tavolo tecnico tra Regioni e Ministeri al fine di coordinare gli interventi.