Lo scorso anno ha chiuso i battenti con un calo delle vendite pari al 1,5% in Italia. Purtroppo anche i primi trimestri di questo 2009 non permetteranno alle imprese del Commercio di tirare un sospiro di sollievo. Solo il 14% dichiara un aumento di prodotti venduti, contro il 30% che afferma il contrario.
È quanto emerge dall’ultima indagine del Centro Studi Unioncamere, che sottolinea come le aziende più colpite siano le microimprese, mentre le maggiori hanno registrato un lieve aumento.
Dal punto di vista della distribuzione territoriale le piccole imprese al di sotto dei 19 dipendenti sono più colpite al Nord Ovest e al Centro, mentre per quelle oltre le 20 unità la frenata più brusca viene registrata al Sud con un -0,5%.
L’indagine di Unioncamere si riferisce a tre settori di attività principali: quelli del commercio al dettaglio di prodotti alimentari; di prodotti non alimentari; di ipermercati e grandi magazzini.
Nello specifico, le piccole imprese con la flessione maggiore si riferiscono ai prodotti non alimentari (-3.5%), mentre di minore entità i dati dell’ultima categoria (-2%). Per le aziende più grandi il trend meno positivo viene registrato invece dai prodotti alimentari (-0.5%), con i non alimentari che addirittura guadagnano quasi due punti percentuali (1.9%).