Puglia, regime d’aiuti per piccole imprese

di Noemi Ricci

10 Luglio 2008 16:00

Aiuti alle imprese per il ciclo dei fondi strutturali 2007 - 2013, volti a semplificare l'accesso ai finanziamenti, in particolar modo per le aziende di piccole dimensioni

Presentato a Bari il piano di aiuti alle imprese che la Regione Puglia fornirà alle realtà imprenditoriali del territorio nell’ambito del ciclo dei fondi strutturali 2007-2013, dopo la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione del nuovo regolamento generale dei regimi di aiuto in esenzione.

Il focus principale del nuovo ciclo di fondi è sulla semplificazione. Se infatti gli interventi previsti dalla programmazione 2000-2006 erano 17, per quella del ciclo 2007-2013 ve ne sono solo 5.
Il tutto, inquadrato in un clima di cambiamento volto a rendere le procedure amministrative più vicine alle esigenze delle imprese.

Gli sforzi della Regione sono orientati al raggiungimento degli obiettivi di internazionalizzazione, innovazione e competitività, sull’onda di un già positivo trend in quanto a sviluppo, occupazione ed export.

Per vincere la sfida della globalizzazione da parte delle imprese pugliesi, secondo l’assessore allo Sviluppo Economico Sandro Frisullo, sarebbe però di fondamentale importanza investire sul lavoro intellettuale e sulla ricerca e innovazione.

Il meccanismo mediante il quale verranno erogati i finanziamenti alle imprese entro la fine dell’anno, sarà piuttosto snello.

Cinque le aree di intervento per gli aiuti regionali e individuali: investimenti iniziali alle microimprese e alle piccole imprese; investimenti in ricerca per le Pmi; aiuti alle Pmi per servizi di consulenza per l’innovazione; aiuti alle medie imprese e ai consorzi di Pmi per Programmi Integrati di Agevolazione; programmi di investimento promossi da grandi imprese, da concedere attraverso i Contratti di Programma Regionali.

Per le piccole imprese è previsto un meccanismo molto semplificato di accesso ai finanziamenti, con una fase istruttoria poco articolata, reso possibile dal regolamento generale per i regimi di aiuto in esenzione dall’approvazione diretta della Commissione Europea. Per le medie e grandi imprese, il meccanismo è invece basato sulla negoziazione.