
Se chiedo il riscatto all’INPS per 16 mesi posso poi eventualmente sospendere il pagamento (gestito con rata mensile) vedendomi comunque riconosciuti i mesi fino a quel momento pagati?
Direi proprio di sì, quello da lei descritto è il meccanismo previsto dalla legge sul riscatto della laurea. Il lavoratore può interrompere il pagamento della rate, vedendosi riconoscere il riscatto limitatamente agli anni per cui ha versato il dovuto. Non solo: anche dopo un’eventuale interruzione dei versamenti, è possibile riprendere l’operazione, rideterminando le rate.
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Più nel dettaglio, se il mancato pagamento riguarda la prima rata (oppure l’unica rata, nel caso in cui si scelga di versare tutto in un’unica soluzione), decade la domanda.
Se invece non si pagano le rate successive, l’INPS provvederà a interrompere gli effetti della domanda di riscatto, tenendo comunque validi i periodi per i quali è stato effettuato il pagamento.
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In ogni caso, la rinuncia o l’interruzione di un riscatto laurea non preclude mai la possibilità di presentare una nuova richiesta. Tutte le operazioni relative al riscatto della laurea possono essere effettuate utilizzando i servizi online INPS.
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La normativa di riferimento è il dlgs 184/1997, come modificata da diversi successivi provvedimenti normativi (l’ultimo, il dl 4/2019, che ha introdotto nuove possibilità di riscatto agevolato).
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz