Riscatto laurea: è possibile interromperlo?

Risposta di Barbara Weisz

26 Febbraio 2024 06:25

Filippo chiede:

Se chiedo il riscatto all’INPS per 16 mesi nell’arco del periodo di laurea, posso poi eventualmente sospendere il pagamento (gestito con rata mensile) vedendomi comunque riconosciuti i mesi fino a quel momento pagati?

Direi proprio di sì, quello da lei descritto è il meccanismo previsto dalla legge sul riscatto della laurea.

Il lavoratore può interrompere il pagamento della rate, vedendosi riconoscere il riscatto limitatamente agli anni per cui ha versato il dovuto. Non solo: anche dopo un’eventuale interruzione dei versamenti, è possibile riprendere l’operazione, rideterminando le rate.

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Più nel dettaglio, le fattispecie possibili sono due e prevedono un diverso esito dell’interruzione dei pagamenti, in base al momento in cui ricade il mancato adempimento:

  • se il mancato pagamento riguarda la prima rata (oppure l’unica rata, nel caso in cui si scelga di versare tutto in un’unica soluzione), decade la domanda;
  • Se invece non si pagano le rate successive, l’INPS provvederà a interrompere gli effetti della domanda di riscatto, tenendo comunque validi i periodi per i quali è stato effettuato il pagamento.

In ogni caso, la rinuncia o l’interruzione di un riscatto laurea non preclude mai la possibilità di presentare una nuova richiesta. Tutte le operazioni relative al riscatto della laurea possono essere effettuate utilizzando i servizi online INPS.

La normativa di riferimento è il dlgs 184/1997, come modificata da diversi successivi provvedimenti normativi (l’ultimo, il dl 4/2019, che ha introdotto nuove possibilità di riscatto agevolato).

=> Riscatto laurea agevolato: come fare domanda

Ricordiamo che possono essere riscattati soltanto i periodi ricadenti nella durata legale del corso di laurea o del dottorato di ricerca, del diploma di specializzazione e degli altri titoli di studio equiparati a quelli di laurea o ai diplomi previsti dall’articolo 1, della legge 341/1990. Possono essere riscattati anche i titoli conseguiti all’estero con valore legale in Italia.

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