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Riscatto di laurea 2024: i nuovi costi e la domanda

di Noemi Ricci

Pubblicato 13 Febbraio 2024
Aggiornato 20:23

Riscatto di laurea per la pensione: come funziona, come si calcola, quanto costa nel 2024 e come fare domanda all'INPS.

In aumento i costi 2024 del riscatto di laurea agevolato a causa dell’inflazione: con l’aggiornamento dei minimali contributivi di riferimento, scatta un rincaro da 5.776 euro a 6.076 euro per ogni anno da riscattare (ma è possibile riscattare anche frazioni di anno), che però deve ancora essere ufficializzato dall’INPS. Rispetto al riscatto ordinario resta tuttavia un risparmio medio del 50%.

=> CALCOLO COSTO RISCATTO LAUREA

Per conoscere il costo effettivo del proprio periodo di studio, il simulatore di calcolo di PMI.it effettua una valutazione in base alle informazioni inserite ed offre un confronto dei costi tra riscatto ordinario e riscatto agevolato. In attesa che entrino in vigore i nuovi costi 2024 rivalutati all’inflazione, vediamo come funziona il riscatto di laurea, quanto costerà da quest’anno e quali differenze ci sono tra le due opzioni ai fini della pensione.

Riscatto di laurea agevolato e ordinario a confronto

Il riscatto di laurea consente di trasformare i periodi di studio universitari in anni contributivi per raggiungere prima la pensione. Il vantaggio è anche quello di incrementare il montante contributivo (e quindi l’assegno pensionistico) oltre che accorciare i tempi per la maturazione del diritto.

Lo strumento è accessibile sia a chi è attualmente occupato, che a chi risulta inoccupato o non abbia ancora iniziato l’attività lavorativa o non sia iscritto a nessuna forma obbligatoria di previdenza.

Introdotto dal DL n. 4/2019, il riscatto agevolato valorizza ai fini previdenziali, i periodi non coperti da contribuzione (gli anni di università) con un onere più conveniente rispetto al riscatto ordinario. Il risparmio sta nell’applicare una base di calcolo dei costi più bassa (quella dei disoccupati) invece dell’ultimo stipendio.

A differenza del riscatto ordinario, quello agevolato può riguardare solo periodi che si collochino nel sistema contributivo della futura pensione (successi al 1995). Tuttavia, è possibile usufruirne anche per corsi precedenti al 1996 a patto di optare per la pensione con tale sistema di calcolo.

In tutti in casi, non possono essere riscattati anni di studio universitario  se non è effettivamente conseguita la laurea.

Quali titoli di studio si possono riscattare?

Si possono riscattare i periodi corrispondenti alla durata del corso legale di studio universitario (non si possono riscattare gli anni fuori corso), che hanno portato al conseguimento di uno o più titoli rilasciati dalle Università o da Istituti di livello universitario:

  • diplomi universitari (corsi di durata non inferiore a due anni e non superiore a tre);
  • diplomi di laurea (corsi di durata non inferiore a quattro anni e non superiore a sei);
  • diplomi di specializzazione, che si conseguono successivamente alla laurea e al termine di un corso di durata non inferiore a due anni;
  • dottorati di ricerca i cui corsi sono regolati da specifiche disposizioni di legge;
  • laurea triennale, laurea specialistica e laurea magistrale;
  • diplomi rilasciati dagli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM).

Sono dunque inclusi tutti i tipi di laurea (triennale, magistrale, specialistica, a ciclo unico) e i dottorati di ricerca. Sono esclusi master e titoli esteri equiparabili.

Si deve riscattare l’intero corso di laurea?

No, è possibile riscattare anche solo una parte del corso di studi. Ad esempio, le settimane, i mesi o gli anni che mancano per raggiungere il requisito minimo dei contributi necessari per andare in pensione.

E’ dunque possibile anche il riscatto parziale del titolo di studio. Il periodo riscattabile va dal 1° novembre dell’anno di immatricolazione al 31 ottobre dell’ultimo anno legale del corso.

Si possono riscattare periodi di studio all’estero?

Sì, ma solo se il titolo universitario è stato conseguito in una università italiana con valore legale in Italia.

Sono inoltre riscattabili i titoli conseguiti in uno Stato Estero aderente alla convenzione di Lisbona dell’11 aprile 1997, previo riconoscimento degli stessi “ai fini previdenziali” da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca.

Come si calcola il riscatto di laurea ordinario?

Il costo del riscatto della laurea dipende dalla collocazione temporale dei periodi, tenendo conto delle norme che disciplinano la liquidazione della pensione con sistema retributivo o  contributivo.

  • Per lauree prima del 1996 o fino al 31 dicembre 2011 con 18 anni di contribuzione prima del 1996 (ossia nei casi in cui si calcola la pensione con sistema retributivo) si applica il metodo della riserva matematica  (basato sulle ultime retribuzioni e sull’anzianità contributiva).
  • Per periodi dal 1996 si calcola con il sistema percentuale o contributivo applicando l’aliquota vigente presso la gestione nella quale si effettua il riscatto (per i dipendenti è il 33%) per l’imponibile previdenziale degli ultimi 12 mesi.

Per conoscere il costo di riscatto dei periodi di studio si può usare il calcolatore gratuito di PMI.it. Per accedere al simulatore INPS, si può consultare la specifica  funzionalità.

Esempi di costo

Con il riscatto di laurea ordinario, volendo riscattare quattro anni di università dopo il 1996, ipotizzando una RAL di 30mila euro, l’onere dovuto sarà pari a:

  • 30.000 × 33% = 9.900 euro per anno da riscattare;
  • 9.900 × 4 = 39.600 euro complessivamente per quattro anni di corso di studi.

Quanto costa il riscatto di laurea agevolato?

Il costo del riscatto di laurea agevolato è determinato prendendo a riferimento il minimale degli artigiani e commercianti dell’anno della domanda (per il 2024 è pari a 18.415 euro) moltiplicato per l’aliquota del Fondo pensioni dipendenti (33%): significa che un anno di contributi riscattati costa 6.076 euro.

Riprendendo l’esempio precedente si pagherebbero 23.304 euro (= 6.076 × 4) con un risparmio di oltre il 50% rispetto al costo del riscatto ordinario.

Come si richiede il riscatto della laurea?

La domanda di riscatto di laurea si presenta all’INPS esclusivamente per via telematica:

  • dal sito INPS (a questo link) accedendo al servizio “Riscatto della laurea ai fini pensionistici gestioni dipendenti privati” con identità SPID, Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o Carta di Identità Elettronica (CIE);
  • ricorrendo a patronati e intermediari dell’Istituto;
  • chiamando il Contact Center da fisso al numero verde gratuito 803 164 o da cellulare ia numero 06 164164 a pagamento.

I tempi di lavorazione della domanda sono fissati in 85 giorni.

Come si paga l’onere di riscatto laurea?

 Il contributo per l’onere di riscatto si versa all’INPS, a meno di specifiche disposizioni di settore, utilizzando il servizio PagoPA. L’onere di riscatto si può versare in un’unica soluzione o a rate, fino a un massimo di 10 anni (120 rate).

Per stampare i bollettini:

  • Prestazioni e servizi> Servizi > Portale dei pagamenti > Riscatti Ricongiunzioni e Rendite > Entra nel servizio (l’accesso al Portale dei Pagamenti è possibile anche con il codice fiscale e il numero pratica indicato nel provvedimento inviato dall’Istituto).

Con i bollettini si può pagare presso tutti i punti fisici che accettano pagamenti PagoPA. Per pagare online si può effettuare il seguente percorso:

  • Prestazioni e servizi >Servizi > Portale dei pagamenti > Riscatti, Ricongiunzioni e rendite, tramite la modalità “Pagamento online pagoPA”, utilizzando la carta di credito/debito, addebito in conto corrente e altri metodi di pagamento.

Si può anche richiedere la domiciliazione bancaria. L’onere di riscatto è anche detraibile al 19% dal reddito imponibile IRPEF e l’agevolazione fiscale può essere fruita anche per le persone a carico (ad esempio per gli inoccupati).