Pensione di cittadinanza: minima o integrazione?

Risposta di Barbara Weisz

Pubblicato 1 Febbraio 2019
Aggiornato 15 Aprile 2019 11:04

Irene chiede:

Mia madre percepisce una piccola pensione di reversibilità e non ha altri redditi. Può fare domanda di pensione di cittadinanza e quindi percepire 780? Si tratta di una integrazione o di un aumento della pensione minima fino a tale soglia?

La pensione di cittadinanza è una beneficio a parte, il cui importo costituisce un’integrazione dell’assegno di reversibilità. Non scatta dunque nessun aumento della pensione minima o di altro trattamento previdenziale.

Chi ha diritto  a un trattamento aggiuntivo rispetto al proprio reddito, non si vede aumentare della corrispondente cifra la pensione, minima o di reversibilità.

E l’integrazione si percepisce a solo titolo di pensione di cittadinanza.

Per la PdC non ci sono impedimenti per chi percepisce un assegno di reversibilità. L’importante è che si possiedano tutti i requisiti di legge:

  • ISEE inferiore a  9.360 euro,
  • patrimonio immobiliare fino a 30mila euro (esclusa la casa di abitazione),
  • patrimonio mobiliare fino a 6mila euro (a cui si aggiungono una serie di componenti a seconda della composizione del nucleo familiare).

=> Reddito e pensione di Cittadinanza: guida rapida

Rispetto a quella prevista per il RdC, è più alta la soglia del valore del reddito familiare, pari a 7.560 euro (contro i 6mila euro del RdC), sempre incrementato per il parametro della scala di equivalenza relativo alla composizione del nucleo familiare. La soglia può arrivare a 9mila 360 euro per chi vive in affitto.

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