Totalizzazione e cumulo con contributi esteri

Risposta di Barbara Weisz

Pubblicato 26 Settembre 2017
Aggiornato 16 Ottobre 2017 16:14

Utente di PMI chiede:

Tra il 1974 e il 1975 ho lavorato in Francia quindi ho richiesto una certificazione, da cui risultano 7 trimestri di contributi versati (7/4= 1.75 equivalente a 21 mesi): volendo fare la totalizzazione in Italia vengono riconosciuti i trimestri come certificati o l’effettivo periodo di lavoro?

Credo che le vengano riconosciuti i 21 mesi di contributi certificati. Anche perché dovrebbero corrispondere all’effettivo periodo di lavoro. In ogni caso, ai fini della validità della totalizzazione per conseguire una pensione valgono i contributi che risultano all’ente previdenziale francese.

=>Contributi esteri: totalizzazione Italia e Francia

Valuti anche l’ipotesi di valorizzazione dei contributi tramite cumulo, applicabile anche ai periodi contributivi nei paesi ai quali si applicano i Regolamenti comunicati per la sicurezza sociale, come la Francia. La precisazione è contenuta nella circolare INPS 60/2017. Quindi, provi a calcolare quale istituto è per lei più conveniente.

Sia la totalizzazione sia il cumulo sono gratuiti, al contrario della ricongiunzione che è a pagamento. La differenza è che con la totalizzazione la pensione viene interamente calcolata con il metodo contributivo, mentre con il cumulo si effettua il calcolo pro quota, in base alle regole previste da ciascuna gestione (quindi, se ad esempio ci sono dei periodi di contributi antecedenti al primo gennaio 1996, vengono valorizzati con il retributivo).

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Risposta di Barbara Weisz