Quale pensione dopo la NASpI

Risposta di Barbara Weisz

Pubblicato 15 Giugno 2017
Aggiornato 2 Febbraio 2018 09:28

D. chiede:

Sono un disoccupato di 64 anni, ho lavorato per 41 anni come dipendente di un’azienda di credito dalla quale mi sono dimesso lo scorso anno. L’ultimo rapporto di lavoro ha riguardato un contratto a tempo determinato inferiore a tre mesi. Attualmente percepisco la NASPI che scade ad Agosto 2018 e maturo il diritto alla pensione di vecchiaia il 01/03/2020 (da ecocert INPS). Ci sono i presupposti per l’APe Social?

In base alle informazioni che fornisce, mi sentirei di fare due considerazioni: la prima riguarda il diritto all’APe social, la seconda l’opportunità di attendere la pensione anticipata.

Partiamo dalla questione APe Sociale: lo stato di disoccupazione deve essere involontario, determinato da licenziamento, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale del rapporto in base alla procedura di cui all’articolo 7 della legge 604/1966 (conciliazione in caso di ristrutturazione aziendale). Se però percepisce la NASpI, non prevista in caso di dimissioni, ha forse goduto di incentivi all’esodo.

Ad ogni modo, a fine NASpI avrà maturato del tutto o quasi il requisito per la pensione anticipata, che per gli uomini è pari a 42 anni e dieci mesi. Sommando i 41 anni di contributi da lavoro con quelli figurativi della NASpI, a me sembra che lei raggiunga il requisito. Quindi, mi pare che per lei l’opzione migliore sia quella di andare in pensione anticipata piena, al termine della fruizione del periodo di sussidio.

E qui inserisco un’ultima considerazione: l’APe Social si interrompe nel momento in cui il lavoratore, pur non avendo ancora maturato il diritto a pensione di vecchiaia, raggiunge il requisiti per la pensione anticipata. Fra l’altro, il requisito per i lavoratori disoccupati prevede che il sussidio di disoccupazione, nel suo caso la NASpI, sia terminato da almeno tre mesi.

Per concludere: lei avrebbe diritto all’APe Social a partire da novembre 2018 (tre mesi dal termine della NASpI). Se, a quel punto, avrà anche 42 anni e dieci mesi di contributi, non potrà accedere all’APe social (che, come detto, decade nel momento in cui si raggiunge il diritto a pensione anticipata). Se invece le mancherà ancora qualche mese, potrà eventualmente chiedere l’APe social, solo se le sue dimissioni ricadono nella casistica ammessa.

Hai una domanda che vorresti fare ai nostri esperti?

Chiedi all'esperto

Risposta di Barbara Weisz