APE, domanda in due tempi e stima importo

Risposta di Barbara Weisz

Pubblicato 31 Gennaio 2017
Aggiornato 8 Febbraio 2017 11:34

Mario B. chiede:

In attesa dei decreti governativi per l’attuazione della legge istituiva del c.d. APe previsti entro il 1/3/2017, vorrei sapere se la prima richiesta all’INPS, per il riconoscimento dei requisiti del beneficio, preveda, in caso positivo, anche l’indicazione della somma che sarebbe percepita o se, invece, sarà necessario rivolgersi al patronato per conoscere l’importo esatto.

L’INPS comunica anche la somma a cui il richiedente ha diritto. La prima richiesta all’istituto di previdenza del lavoratore, di fatto, è una domanda di certificazione del diritto all’APe Volontaria. L’istituto risponde sia sul possesso dei requisiti, certificando quindi il diritto al trattamento, sia quantificando l’importo minimo e massimo ottenibile.

Gli importi dipenderanno, in estrema sintesi, dagli anni di anticipo richiesti (almeno sei mesi, al massimo 3 anni e sette mesi alla maturazione della pensione) e dalla percentuale (il lavoratore può chiedere un anticipo pensionistico parziale (ad esempio, il 50 o 70% e via dicendo).

I criteri precisi per stabilire entità minima e massima dell’APE ottenibile saranno stabiliti dal decreto attuativo che, come lei giustamente sottolinea, è atteso entro l’inizio di marzo.

=> APE, attuazione entro febbraio

Le ricordo che, dopo aver presentato richiesta di certificazione e aver ottenuto l’eventuale risposta positiva dell’INPS, si presenta la domanda di APE vera e propria, sempre all’INPS, indicando il soggetto finanziatore scelto (la banca che erogherà il prestito, da restituire poi con rate ventennali sulla pensione vera e propria), e l’assicurazione a cui chiedere la copertura del rischio di premorienza.

In generale, l’interlocutore del lavoratore sarà sempre l’INPS, anche se l’APe è finanziato dalle banche.

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Risposta di Barbara Weisz