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Riscatto contributi, come funziona

di Barbara Weisz

7 Marzo 2019 10:00

Come si esercita il riscatto fino a cinque anni di contributi: beneficiari, casi di esclusione, sistema di calcolo ed onere di riscatto.

La possibilità di riscattare fino a cinque anni anche non continuativi (compresi fra il primo e l’ultimo accredito), relativi a periodi non coperti da contribuzione, riguarda esclusivamente lavoratori iscritti a una gestione INPS, privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 e non già titolari di pensione.

Tutti i chiarimenti relativi a beneficiari, onere di riscatto, domanda e versamenti, sono contenuti nella circolare INPS 36/2019, dedicata alle novità in materia di riscatto contributi di cui all’articolo 20 del dl 4/2019.

I periodi da riscattare devono essere «non soggetti a obbligo contributivo». Non si può quindi utilizzare questo strumento per regolarizzare situazioni di omissione di versamenti. Né i periodi devono essere già coperti da contribuzione, comunque versata e accreditata, presso forme di previdenza obbligatoria.

=> Riscatto contributi INPS senza condono: i modelli

Chiarimenti

La circolare INPS chiarisce due cose importanti.

  • Esclusioni: non ha diritto al beneficio chi ha contributi versati o accreditati al primo gennaio 1996 in qualsiasi forma di contribuzione, anche nelle casse private dei professionisti.
  • Decadenza: se si acquisisce un’anzianità contributiva anteriore al 1996 (ad esempio, riscattando una laurea), scatta l’annullamento d’ufficio del beneficio con restituzione dell’onere, senza maggiorazioni a titolo di interessi.

Domanda

La domanda di riscatto si può presentare fino al 31 dicembre 2021.  Si inoltra utilizzando i servizi online INPS, tramite Contact Center multicanale (da fisso numero verde gratuito 803 164, da telefono cellulare numero 06 164164), o ancora tramite i Caf.

Esiste una specifica possibilità per i dipendenti del settore privato: la domanda di riscatto può essere presentata dal datore di lavoro destinando, a tal fine, i premi di produzione spettanti al lavoratore.  L’onere versato è deducibile dal reddito di impresa e da lavoro autonomo.

Onere di riscatto

I contributi riscattati verranno valutati con il sistema contributivo.

L’onere di riscatto può essere versato in unica soluzione oppure in un massimo di 60 rate mensili, di importo non inferiore a 30 euro, senza applicazione di interessi per la rateizzazione (le rate, dopo il passaggio alle Camere, potrebbero salire a 120).

La circolare INPS fornisce infine una serie di dettagli specifici relativi alle nuove possibilità di riscatto agevolato della laurea e alle prestazioni a carico dei fondi bilaterali.