La riforma delle pensioni 2012 è uno dei nodi centrali del Governo Monti: al neo-ministro del Welfare Elsa Fornero, economista esperta di previdenza, il compito di concretizzare i cambiamenti all’attuale sistema pensionistico italiano.
Pensione con sistema contributivo
Con tutta probabilità, la riforma delle pensioni che approderà al Consiglio dei Ministri dirà addio al sistema retributivo. Il nuovo sistema previdenziale sarà infatti basato solo sul calcolo contributivo e le pensioni verranno determinate in base al sistema “pro rata“.
Cosa significa? L’importo delle future pensioni verrà calcolato in base ai contributi versati (senza considerare l’ammontare dello stipendio percepito) per tutti i lavoratori che maturano i requisiti: donne o uomini, autonomi o dipendenti.
Da 2012 calcolo “pro rata”
La riforma delle pensioni entrerà in vigore dal 1° gennaio 2012, andando ad incidere su tutti i lavoratori in procinto di maturare i requisiti per poter presentare domanda di pensionamento.
Va però chiarito che quanto maturato fino al 31 dicembre 2011, con i vecchi metodi di calcolo misto, non verrà toccato. Il nuovo meccanismo verrà applicato solo ai contributi versati a partire dal nuovo anno.
Età pensionabile
L’altro grande obiettivo del Governo è di allungare l’età pensionabile, potenzialmente fino a 70 anni. In ogni caso il passaggio esclusivo al metodo contributivo andrà a penalizzare chi uscirà prima dal mondo del lavoro e consentirà solo a chi smetterà di lavorare molto tardi di ottenere una pensione più accettabile.