La Legge di Bilancio è stata approvata ma non ci sono ancora molti dettagli sulla quota 100. Il vicepremier Salvini, in conferenza stampa, ha confermato il pacchetto pensioni rimarcando l’assenza di penalizzazioni ((si ipotizzava un taglio dell’1,5% per ogni anno di uscita anticipata).
Nel comunicato stampa del Governo, in merito al superamento della legge Fornero, si specifica:
Si abrogano i limiti di età per i pensionamenti previsti dalla legge Fornero, introducendo la “quota 100”: si potrà andare in pensione con 62 anni di età e 38 anni di contributi versati, favorendo così chi ha iniziato a lavorare in età molto giovane e al contempo agevolando il necessario ricambio generazionale nella Pubblica Amministrazione e nel privato.
L’esclusione di penalità lascerebbe pensare anche che non ci saranno limitazioni sull’utilizzo dei contributi figurativi ai fini della quota 100, che si conferma composta da una componente anagrafica pari ad almeno 62 anni di età e ad una componente contributiva tarata sui 38 di contributi.
Nessun accenno, invece, alla possibilità di finestre temporali per andare in pensione agevolata. L’opzione dovrebbe quindi essere disponibile già da gennaio/febbraio (si era invece parlato di aprile 2019). Il meccanismo che si pensava di attuare per contenere i costi era quello delle finestre di uscita: tre per il 2019 (aprile, luglio e ottobre) e dal 2020 quattro, includendo gennaio. Su questo punto non sono stati forniti dettagli, non si esclude che di fatto questo sistema sarà messo in piedi.
Altro paletto di cui si parlava prima del CdM era il divieto di continuare a lavorare, neanche in forma autonoma. Anche su questo punto si attendono chiarimenti.
Nei giorni scorsi il presidente dell’INPS Tito Boeri aveva lanciato un allarme sulla sostenibilità delle misure di Riforma Pensioni. Il Governo aveva però l’impianto delle misure in cantiere pur non sottovalutando l’esigenza di mettere a punto una manovra sostenibile sul fronte dei conti.
Per avere qualche dettaglio in più si può ricorrere al Draft budgetary plans 2019 sul sito della UE, per poi prendere visione dello schema di Legge di Bilancio quando arriverà alle Camere per iniziare il cammino parlamentare (entro il 20 ottobre).
In manovra, intanto, segnaliamo che è stata annunciata la proroga dell’Opzione Donna (attualmente fissata a 58 anni, da compiersi entro il 31 dicembre 2015). Ecco quanto indicato:
Per le donne si proroga “Opzione Donna”, che permette alle lavoratrici con 58 anni, se dipendenti, o 59 anni, se autonome, e 35 anni di contributi, di andare in pensione.