Accenture: la sicurezza dei dati nelle aziende

di Tullio Matteo Fanti

21 Giugno 2010 14:30

Uno studio globale di Accenture analizza lo stato corrente della protezione e della privacy dei dati aziendali, oltre ad analizzare il punto di vista dei consumatori in merito alla protezione dei loro dati

La società di consulenza Accenture, assieme a Ponemon Institute, ha analizzato lo stato corrente della protezione e della privacy dei dati aziendali e raccolto il punto di vista dei consumatori in merito alla protezione dei loro dati. Lo studio è stato condotto su oltre 5.500 dirigenti aziendali e più di 15.500 consumatori di 19 paesi (tra cui l’Italia).

Ne emerge un sorprendente divario tra le intenzioni delle aziende in merito alla privacy dei dati e il modo in cui le informazioni vengono poi, nel concreto, protette. Inoltre, i consumatori si dichiarano scettici sul fatto che i propri dati vengano usati in modo conforme alle aspettative.

Nonostante il 73% delle aziende ritenga di disporre di politiche adeguate per la tutela dei dati personali, ben il il 58% dichiara di aver avuto perdite di dati sensibili; quasi il 60% riconosce nella perdita di dati un problema ricorrente, mentre il 31% ha affermato di aver avuto tre o più casi di perdita di dati nei 24 mesi precedenti.

Le perdite sono nella maggior causa parte dei casi dovute ad un errore di sistema (57%), alla negligenza o ad errori dei dipendenti (48%); i crimini informatici sono stati indicati solo dal 18% delle aziende.

Questi risultati smentiscono credenze comuni secondo cui le minacce più gravi per la privacy e la sicurezza dei dati provengono da fattori esterni; le cause segnalate da queste aziende sono in realtà principalmente di natura interna e potevano essere probabilmente identificate e risolte con facilità a priori.

Molte organizzazioni ritengono infatti che la conformità con le normative esistenti sia sufficiente per proteggere i dati; si tratta in realtà di una mentalità pericolosa, dato che le normative in genere non sono abbastanza sofisticate per l’ambiente aziendale odierno e non vengono applicate in modo coerente o uguale in tutti i settori e in tutti i paesi.

Per quanto riguarda il punto di vista dei consumatori, secondo lo studio Accenture il 70% degli intervistati in tutto il mondo ritiene la riservatezza dei propri dati personali importante o molto importante (86% in Italia); tuttavia solo il 58% (38% in Italia) ritiene che la tutela dei propri dati personali sia adeguata.