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Condoni edilizi, domande ferme

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 27 Aprile 2016
Aggiornato 4 Maggio 2016 10:41

Sono 5,4 milioni le istanze di condono edilizio non evase in Italia, per un totale di 21,7 miliardi di euro di mancati introiti: il Rapporto del Centro Studi Sogeea.

Ferme 5,4 milioni di istanze di condoni edilizi, nonostante la prima legge che ha dato il via a questo tipo di sanatoria risalga ad oltre trent’anni fa (la Legge n. 47/85). In dettaglio stando a quanto emerge dal Rapporto del Centro Studi Sogeea, illustrato in Senato in occasione del convegno «Trent’anni di condono edilizio in Italia: criticità, prospettive e opportunità», sono ancora 5.392.716 le domande domande di condono edilizio rimaste inevase, contro un totale di 15.431.707 di istanze presentate.

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Mancati introiti

In totale, sommando quanto non incassato per oneri concessori, oblazioni, diritti di istruttoria e segreteria, sanzioni da danno ambientale, si stima che le entrate potenziali per l’Erario, derivanti dai condoni edilizia ancora da evadere, ammontino a 21,7 miliardi di euro. Entrando nel dettaglio dei mancati introiti, si tratta di:

  • 10,3 miliardi di euro di oblazioni, cifra che va ripartita a metà fra Stato e Comuni e alla quale vanno aggiunti 160 milioni di euro da destinare alle Regioni in base alla legge 326/03;
  • 6,7 miliardi di oneri concessori;
  • 1,5 miliardi di diritti di segreteria;
  • 2,1 miliardi di diritti di istruttoria;
  • 1,1 miliardi di risarcimenti per danno ambientale.

A queste cifre andrebbe aggiunto il potenziale aumento delle tasse sugli immobili, come IMU e TASI, derivante dal conseguente adeguamento della rendita catastale degli immobili oggetto di condono edilizio.

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Domande di condono edilizio

I dati analizzati sono quelli dei capoluoghi di provincia di tutti i Comuni italiani con una popolazione superiore ai 20 mila abitanti e di un campione ponderato e rappresentativo del 10% di quelli con popolazione inferiore a tale cifra. Solo lo 0,9% dei Comuni non è risultato essere interessato dalle richieste di sanatoria in materia di abusi.

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Tra le città nelle quali sono state presentate il maggior numero di istanze di condono edilizio spicca Roma (599.793), dove troviamo anche il maggior numero di pratiche ancora da terminare (213.185), per un totale di 800 milioni di euro di mancate riscossioni. A seguire la Capitale per numero totale di istanze troviamo Milano (138.550), Firenze (92.465), Venezia (89 mila), Napoli (85.495), Torino (84.926), Bologna (62.393), Palermo (60.485), Genova (48.677) e Livorno (45.344). Per quanto riguarda le pratiche da terminare, Roma è seguita da Palermo (55.459), Napoli (45.763), Bologna (42.184), Milano (25.384), Livorno (23.368), Arezzo (22.781), Pescara (20.984), Catania (20.249) e Fiumicino (20.055).

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La città più celere nel gestire le istanze di condono è risultata essere Ferrara, avendo evaso tutte e 30.800 le istanze presentate: il Centro Studi Sogeea le ha conferito il Premio Venti Nodi per l’efficace gestione delle pratiche. A seguire, troviamo altre due città emiliane che hanno concluso tutte le pratiche: Ravenna con 25.740 domande e Imola con 7.344 istanze. Quarta in questa particolar classifica Chioggia con 12.730 istanze tutte evase.

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