Ue, nuove regole per l’efficienza energetica

di Alessandro Vinciarelli

23 Giugno 2011 14:00

La Commissione europea ha proposto una nuova direttiva per l'efficienza energetica con l'obiettivo di definire misure vincolanti per gli Stati Membri al fine di riuscire a ridurre i consumi del 20% entro il 2020.

Arriva dalla Commissione europea la proposta di una nuova direttiva per l’efficienza energetica con l’obiettivo di ridurre i consumi del 20% entro il 2020. Per il momento le norme non sono ancora vincolanti, ma presto lo diventeranno. [Scarica la Proposta UE]

Una misura che si rende necessaria alla luce dei dati rilevati sull’andamento attuale della riduzione dei consumi. Il trend, secondo l’Ue, a meno di correzioni non porterà a risultati migliori del -9% (-164 Mtep), quindi a meno della metà dell’obiettivo prefissato per il 2020, ovvero il -20% (-368 Mtep). [Scarica la sintesi dei dati]

Ma quale cambiamento comporterebbe la trasformazione di questa proposta legislativa di direttiva sull’efficienza energetica in misure vincolanti? In primo luogo per gli Stati membri sussisterebbe l’obbligo giuridico di istituire regimi di risparmio energetico.

Per le società di distribuzione o di vendita di energia al dettaglio diventerà obbligatorio risparmiare ogni anno l’1,5% del volume delle proprie vendite andando a migliorare l’efficienza energetica dei consumatori finali di energia con interventi sul riscaldamento, sull’isolamento termico di vetri e tetti, e così via. Gli Stati Membri potranno però optare per meccanismi di incentivazione che eliminino tale obbligo, a patto che le misure intraprese portino agli stessi risultati.

A dare il buon esempio dovrà essere in primo luogo il settore pubblico che sarà parte attiva della diffusione sul mercato di prodotti e servizi a basso consumo energetico e avrà l’obbligo legale di acquistare edifici, prodotti e servizi ad alta efficienza energetica. In più gli enti pubblici dovranno ridurre progressivamente l’energia consumata nei propri locali ristrutturando a tale scopo almeno il 3% della superficie totale del patrimonio edilizio pubblico.

Particolare attenzione verrà posta sui consumatori per diffondere la cultura del risparmio energetico passando necessariamente per l’informazione, garantendo un accesso semplice, gratuito e real time ai dati riguardanti il consumo e la sua evoluzione.

Le granzi saranno invitate a sottoporsi a audit energetici e a diffondere le best pratics in questo ambito, per le Pmi l’audit energetico sarà una scelta e non un obbligo.

Per valutare i progressi fatti da ciascuna nazione, nel 2014 la Commissione procederà ad una verifica riservandosi la possibilità di formulare una nuova proposta legislativa per stabilire obiettivi di efficienza energetica vincolanti e validi a livello nazionale.

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