Dante’s Inferno, i videogames si ispirano a Dante

di Lorenzo Gennari

15 Giugno 2009 11:15

La Divina Commedia diventa un videogame grazie alla Electronic Arts. La software house californiana ha dichiarato che ci saranno molte analogie con i contenuti del capolavoro di Dante

La Divina Commedia sarà un videogame, lo ha annunciato Electronic Arts, software house californiana specializzata nell’intrattenimento video ludico. Nel sito appositamente dedicato al lancio nel nuovo prodotto targato EA, si fa immediatamente riferimento al poema di fama mondiale scritto da Dante Alighieri.

Che si tratti però di un videogioco che non vuole semplicemente sfruttare i richiami alla cultura per ottenere il consenso di genitori ed educatori, lo si capisce dal video promozionale di Dante?s Inferno, questo il nome del gioco elettronico, poiché non sono stati risparmiati i classici meccanismi delle battaglie a suon di effetti speciali e grafica mozzafiato che rendono avvincente e appetibile il videogame al pubblico più giovane.

Gli insegnanti potrebbero inorridire a vedere l’iconografia del poeta arcigno vestito di rosso e coronato di alloro strappazata dai programmatori per far posto ad un guerriero corazzato dalle doti atletiche fin troppo evidenti. Eppure è dimostrato che i ragazzi in età scolare associano molto spesso le loro esperienze extrascolastiche a quelle fatte sui banchi di scuola. Gli estensori dei programmi scolastici, dal prossimo anno, potranno pertanto contare su un riferimento in più per la spiegazione delle strofe dantesche.

I creatori del gioco in realtà sono ancora al lavoro per gli scenari e per alcuni altri dettagli. Secondo le anticipazioni tutto sarà molto aderente al poema dantesco: nove gironi di un Inferno fatto di demoni e anime dannate, con tanto di voce di Virgilio fuori campo; molte delle terzine di Dante resteranno anche nel videogame, recitate tra una bolgia e l?altra.

Negli Stati Uniti, i primi a storcere la bocca sono stati i Cattolici americani che non hanno gradito la finta protesta inscenata dalla stessa Electronic Arts che li vedeva protagonisti inconsapevoli della promozione del titolo video ludico.