“Mare 2.0”: la costa siciliana in due scatti

di Marina Mancini

26 Marzo 2009 09:30

Un concorso fotografico per valorizzare la bella costa palermitana e denunciare le zone degradate: è "Mare 2.0" organizzato dall'associazione Città 2.0

Si chiama "Mare 2.0" ed è il concorso organizzato dall’associazione "Città 2.0" che prevede la realizzazione di scatti che riprendano le coste palermitane più belle, tra capo Gallo e Romagnolo, ma anche le più degradate.

È questo quando dovranno fare i partecipanti al concorso: scattare una coppia di fotografie; una deve riprendere una costa dalla bellezza incantevole e l’altra un’immagine di degrado.

Si potrà partecipare sino al 15 maggio al concorso gratuito che vuole
disegnare uno scenario realistico delle spiagge del palermitano.

Obbligatorio riprendere sezioni di costa solo del tratto tra Capo Gallo e Romagnolo, le foto possono essere a colori ed in bianco/nero, in qualsiasi formato e si possono inviare più coppie di foto tra le quali verranno scelte le più belle e significative.

Le immagini vanno inviate all’indirizzo email: info@cittaduepuntozero.it.

La giuria sarà composta da esperti e appassionati di fotografia, architettura e biologia. La cerimonia di premiazione si svolgerà il 23 maggio, durante la giornata che ricorderà l’anniversario della morte del giudice Giovanni Falcone.

Tra i premi materiale tecnico per fotografici. Le foto più belle verranno utilizzate per mostre itineranti che verranno organizzate in luoghi simbolo della cultura palermitana.

L’associazione che organizza il concorso è nata da meno di un anno dall’idea di un gruppo di ragazzi tutti under 30.

Sul sito dell’associazione si legge: «Palermo nasce come Pan-ormòs, città “tutto porto”, e ha nel mare una delle sue principali risorse. Dopo la seconda guerra mondiale, si è assistito a un lento ma progressivo stupro del litorale, investito per lungo periodo da una speculazione edilizia selvaggia. È sufficiente percorrere la strada che conduce da Mondello a Romagnolo per veder sparire questo paesaggio unico dietro cancellate di ville o costruzioni abusive, spesso disabitate perché mai completate». Il concorso mira a contribuire ad invertire questa tendenza.