Si tratta de "La notte del Museo Multimediale", per la quale i residenti della città nel palermitano sono chiamati a partecipare, in quanto detentori effettivi della memoria, delle tradizioni e di tutte le testimonianze della cultura immateriale che si intendono valorizzare.
L’invito è per la notte di venerdì 23 maggio a palazzo Aragona Cutò con un contributo: una vecchia foto, un lavoro artigianale, una canzone o una poesia, una ricetta particolare, e così via. I beni immateriali verranno registrati, scannerizzati, filmati per essere inseriti nel nascente sito web del patrimonio immateriale.
Le tradizioni orali, i mezzi espressivi, le performance artistiche gli usi
che caratterizzano l’identità di una comunità costituiscono il patrimonio dei beni culturali immateriali.
Il 20 aprile 2006 la Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, approvata dalla Conferenza generale dell’UNESCO
nel 2003, è entrata in vigore ed ha disciplinato il rapporto sociale con un settore sinora scarsamente riconosciuto, comunemente definito come “cultura
tradizionale”, “folklore” o “cultura popolare”.
La Convenzione mira a salvaguardare, promuovere e condurre attività di ricerca sulle forme di espressione culturale tradizionali quali la musica, il teatro, le leggende, la danza nonché il sapere tradizionale relativo
all’ambiente e alle tecniche artigianali.
Capofila di Medins l’Assessorato regionale ai Beni Culturali della Sicilia, il
comune di Bagheria è partner insieme ad altri 12 tra cui compaiono anche realtà spagnole, portoghesi, greche e maltesi oltre che l’Università di Evora in Portogallo e l’Università di Granada in Spagna, l’associazione degli Enti Maltesi e la Unimed di Palermo.
La sperimentazione tecnologica, i nuovi media, gli strumenti di editing, sono stati la base trainante del laboratorio multimediale attraverso spazi condivisi: maling list, chat, YouTube, un vero e
proprio laboratorio multimediale in rete di cui è responsabile la città di Bagheria.