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10 consigli per cambiare lavoro dopo i 55 anni

di Teresa Barone

6 Ottobre 2023 11:01

Il decalogo dedicato agli over 55 per cogliere le migliori opportunità di lavoro: dal CV al profilo LinkedIn, dal colloqui al networking.

Il mercato del lavoro, dopo la rivoluzione degli anni Covid, sembra oggi guardare con maggiore interesse verso le figure professionali senior, apprezzandone l’esperienza, il know-how e la capacità di gestire progetti complessi.

Dietro quest’apertura si cela anche l’acuirsi del “mismatch”, con la difficoltà delle aziende nel reperire personale con specifiche competenze,  aumentata fino al 48% secondo il Bollettino Exclesior – ANPAL – Unioncamere di settembre.

Le nuove sfide sul mercato del lavoro

Se da un lato aumentano le opportunità professionali per gli over 55, dall’altro lato è fondamentale saper valorizzare al meglio se stessi e la propria employability per riuscire a cambiare lavoro e a farsi assumere in un’altra azienda.

Cambiare lavoro o farsi riassumere in un’altra azienda oggi è possibile anche per gli over 55, purché rivelino una mentalità nuova rispetto al passato, spiega Cetti Galante, CEO di INTOO (Gi Group Holding).

Non si tratta solo di cambiare ruolo ma di compiere uno switch su un diverso mindset a tutto tondo.

Significa essere consapevoli delle trasformazioni in atto nel proprio settore e nel proprio ruolo, ma anche cedere ad una maggiore flessibilità contrattuale, andando incontro alle alle necessità delle imprese. Se si proviene da una grande multinazionale, poi, occorre anche cambiare approccio e linguaggio.

Il decalogo per cambiare a 50 anni

Da INTOO arrivano 10 consigli rivolti agli over 55 per ripresentarsi sul mercato con successo:

  • parlare per competenze e non per titoli, sottolineando quello che si può concretamente fare per aiutare un’azienda;
  • adottare un CV funzionale, che più che elencare le esperienze si focalizzi sulle capacità verticalizzando le skill, raggruppando le abilità per tematiche in base alle specifiche aree di competenza;
  • scegliere parole chiave efficaci su LinkedIn, termini che aderiscano al profilo personale come “business development”, “ottimizzazione di processi”, “gestione fornitori”, “analisi di dati”;
  • mettere in evidenza le esperienze svolte a contatto con figure junior, come progetti di training, mentorship, coaching, supporto ai neoassunti;
  • non puntare subito a un ruolo di spessore, accontentandosi inizialmente anche di un ambito più ristretto di responsabilità o di un ruolo trasversale;
  • aprirsi allo Smart Working e alla collaborazione con realtà distanti geograficamente, anche uscendo fuori dall’area di residenza o domicilio;
  • cercare nuove opportunità puntando sul networking, sfruttando non solo le inserzioni ma anche i canali informali e il passaparola;
  • prepararsi al meglio al colloquio, sia online sia offline, curando ogni singolo dettaglio compresi il background e la stabilità del collegamento Internet;
  • stare sempre al passo con la tecnologia, must have a prescindere dall’età anagrafica e necessariamente oggetto di formazione continua;
  • abbandonare mentalmente e praticamente ciò che non fa più parte del ruolo e del contesto passare, mostrando flessibilità e capacità di adattamento.