Dl Semplificazioni Superbonus e PNRR approvato in CdM: testo e misure

di Anna Fabi

Pubblicato 28 Maggio 2021
Aggiornato 29 Maggio 2021 05:57

Nel Decreto Semplificazioni le norme per attuare il Recovery Plan, nuovi beneficiari per il Superbonus, regole per appalti veloci: il testo in CdM.

Il Superbonus 110% non andrà più agli alberghi come si sperava ma viene esteso l’accesso agli interventi di rimozione delle barriere architettoniche in altre tipologie di edifici, sale al 50% la soglia per i subappalti fino al 31 ottobre 2021 con l’obiettivo di rendere gli appalti veloci, viene definita la governance del PNRR e norme per la parità di generazione e genere nelle aziende che ne realizzano i progetti: sono le principali misure del Decreto Semplificazioni con le regole operative del Recovery Plan, e lo sprint per l’Edilizia. Dopo la riunione della cabina di regia, seguita da un vertice Governo sindacati, il decreto arriva in Consiglio dei Ministri il 28 maggio per approvazione dell’ultima versione del testo, con le modifiche più recenti. Vediamo come si configura dopo i momenti di confronto sopra descritti.

Superbonus esteso

Fumata nera nel Decreto Semplificazioni per l’estensione generale dell’applicazione della detrazione al 110% agli immobili strumentali censiti in categoria D/2 (come alberghi, pensioni, agriturismi e bed and breakfast): la novità è stata stralciata dalla bozza del testo prima di entrare in CdM. Attualmente, può essere utilizzato solo per le unità immobiliari residenziali. Ci sono richieste da parte delle associazioni imprenditoriali di estenderlo anche agli immobili d’impresa, ma per il momento il Governo ha scelto di allargarne il raggio d’azione a strutture come RSA e case di cura, ospedali e poliambulatori collegi e ospizi, caserme per interventi volti alla rimozione delle barriere architettoniche. Ma ci sono anche ulteriori modifiche al Superbonus.

  • Gli interventi di climatizzazione diventano agevolabili al 110% anche per edifici unifamiliari e unità immobiliari collocate all’interno di edifici plurifamiliari senza accesso autonomo dall’esterno (viene eliminato il requisito che voleva tale immobile funzionalmente indipendenti e con accesso autonomo dall’esterno).
  • Per determinate categorie di beneficiari (enti non commerciali operanti nei settori socio-sanitari e assistenziali con immobili censiti nelle categorie B/1, B/2 e D/4) viene precisato il criterio per determinare il limite di spesa per le singole unità immobiliari, che va moltiplicato per il rapporto tra la superficie complessiva dell’immobile e quella media di una unità abitativa.
  • In relazione alle pratiche abilitative, viene stabilito che tutti i lavori (con l’esclusione della demolizione e ricostruzione, che richiedono specifiche pratiche) richiedano solo la CILA (Comunicazione di inizio lavori asseverata).

Appalti

E’ uno dei capitoli più caldi, con diverse norme che hanno l’obiettivo di velocizzare i cantieri e le autorizzazioni ambientali. Dibattito acceso sulle regole per i subappalti, con la soglia che sale al 50% fino a fine ottobre ma con garanzie di sicurezza e standard da rispettare, anche in termini retributivi per i lavoratori. Dal 1° novembre viene rimosso ogni limite ma le stazioni appaltanti indicheranno nei documenti di gara le prestazioni o lavorazioni obbligatore a cura dell’aggiudicatario. Contraente e subappaltatore sono responsabili in solido.

Eliminata la norma sul massimo ribasso. Resta la possibilità di assegnare le opere con criteri di flessibilità (sulla base di progetti di fattibilità), ma non è prevista la possibilità di aggiudicazione in base al criterio del massimo ribasso. Una decisione su cui esprimono soddisfazione i sindacati, che sui subappalti sottolineano anche la formazione di un tavolo tecnico di approfondimento, «con l’obiettivo di garantire trattamenti economici e normativi di sicurezza sul lavoro a tutti i lavoratori coinvolti», e l’impegno «per la riduzione delle stazioni appaltanti».

Per gli interventi del PNRR è previsto un unico affidamento (appalto integrato) per la progettazione e l’esecuzione dell’opera sulla base del progetto di fattibilità tecnico-economica. L’aggiudicazione avverrà sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, che tiene conto anche degli aspetti qualitativi oltre che economici.

Pari opportunità

La parità di genere e generazionale è un obiettivo trasversale del PNRR, e il decreto contiene norme specifiche su questi punti. Per esempio, quote di riserva per giovani e donne (30%) nell’ambito dei contratti di realizzazione dei progetti del Recovery Plan, stimoli all’imprenditoria giovanile (anche nell’aggiudicazione dei bandi), meccanismi premiali per la conciliazione vita lavoro o per la presenza di donne ai vertici aziendali. Di seguito il dettaglio.

  • Le aziende sopra i 15 dipendenti affidatarie dei contratti per le opere del PNRR e del Fondo complementare hanno l’obbligo di presentare un rapporto sulla situazione del personale in riferimento all’inclusione delle donne nelle attività e nei processi aziendali. In caso di violazione, è prevista l’applicazione di penali e l’impossibilità di partecipare per 12 mesi a ulteriori procedure.
  • Nei bandi saranno riconosciuti punteggi aggiuntivi per le aziende che utilizzano strumenti di conciliazione vita-lavoro, si impegnino ad assumere donne e giovani sotto i 35 anni, che nell’ultimo triennio abbiano rispettato i principi di parità di genere e adottato misure per le pari opportunità di giovani e donne nelle assunzioni, nei livelli retributivi e incarichi apicali.
  • Le stazioni appaltanti includono nel bando l’obbligo del partecipante di riservare a giovani e donne una quota delle assunzioni necessarie per eseguire il contratto.
  • Tra i criteri per partecipare alle gare vi è l’impegno a presentare la rendicontazione non finanziaria sulla sostenibilità sociale e ambientale dei processi produttivi.

Altre norme

Ci sono infine disposizioni sulla governance del PNRR, velocizzazione dei tempi per le autorizzazioni ambientali e per il piano banda ultralarga, dettagli sulla piattaforma tecnologica dei green pass Covid (si appoggerà all’infrastruttura della Tessera Sanitaria) per muoversi liberamente sul territorio nazionale attestando vaccinazione, guarigione o tampone negativo, ma anche per accedere a particolari eventi. Le certificazioni verdi saranno disponibili online e su App via SPID, carta d’identità elettronica e tessera sanitaria.