Anche per ripristinare la facciata di una palazzina con appartamenti di proprietari diversi (non in condominio) è possibile accedere allo sconto in fattura o cessione del credito alle banche?
La riposta è affermativa: il decreto Rilancio prevede la cessione del credito anche per i lavori agevolati con il bonus facciate, che è rivolto a tutti i contribuenti, indipendentemente dal fatto che l’edificio sia o meno un condominio.
L’importante è che gli interventi rispettino i requisiti previsti. Per la cessione del credito, regolata dall’articolo 121 del dl 34/2020, le spese devono essere sostenute nel 2020 o nel 2021.
Fra gli interventi che possono utilizzarla, ci sono anche quelli di “recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti, ivi inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna, di cui all’articolo 1, (commi 219 e 220), della legge 160/2019 (legge di bilancio 2020).
Si tratta di una deroga alle disposizioni ordinarie, che non consentono la cessione del credito per questi interventi, concessa limitatamente alle spese 2020 e 2021. I dettagli operativi sono contenuti nel provvedimento dell’Agenzia delle Entrate 8 agosto 2020.
Il bonus facciate, anch’esso introdotto dalla manovra 2020, si rivolge a «tutti i contribuenti residenti e non residenti, anche se titolari di reddito d’impresa, che sostengono le spese per l’esecuzione degli interventi agevolati e che possiedono a qualsiasi titolo l’immobile oggetto di intervento». Quindi, direi che il vostro caso è ricompreso, anche se l’edificio non è un condominio.
Hai una domanda che vorresti fare ai nostri esperti?
Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz