Non usa mezzi termini il Financial Times nel giudicare Silvio Berlusconi sul piano della conduzione economica del paese: il premier si sarebbe infatti dimostrato, a detta del noto quotidiano economico, uno dei peggiori gestori dell’economia italiana. Il giudizio arriva dal blog FT del corrispondente da Bruxelles, il giornalista finanziario Tony Barber.
Come risultato della sua pessima gestione, l’Italia si troverebbe sempre più oberata dal debito pubblico e si ritroverebbe unico paese della Comunità europea con tre anni consecutivi di recessione.
Secondo Barber, Berlusconi non avrebbe introdotto nessuna delle riforme di liberalizzazione di cui l’Italia avrebbe avuto bisogno per essere competitiva nell’Eurozona, né durante il suo primo governo del 1994, né nel corso dei suoi cinque anni di potere che vanno dal 2001 fino al 2006.
L’Italia appare quindi destinata ad un debito pubblico in costante aumento e che, secondo le previsione della Commissione europea, aumenterà nel 2010 del 116% del prodotto interno lordo.
Di questo passo l’Italia tornerò alla stessa situazione che presentava alla fine degli anni ’90. «Nel tribunale dell’opinione pubblica», scrive Barber nel suo blog, «alcuni potrebbero considerare sorprendente che Berlusconi non sia stato condannato per essere stato uno dei peggiori gestori dell’economia italiana dal 1945 in poi».