Aspettativa per altro lavoro: regole e limiti

Risposta di Barbara Weisz

29 Luglio 2021 08:06

Sabatino chiede:

Lavoro presso un ente privato con contratto a tempo indeterminato. Avendo fatto domanda presso un diverso ente, il quale mi ha proposto un contratto a tempo determinato per 12 mesi, posso chiedere un anno di aspettativa al mio attuale datore di lavoro senza incorrere in sanzioni o penalità?

Per accettare il nuovo contratto deve dimettersi da quello attuale. Non è possibile avere contemporaneamente due contratti da dipendente, a meno che non siano part-time. Non mi pare il suo caso: lei, a quanto capisco, ha un contratto a tempo pieno, che esclude la possibilità di accettare un altro contratto da dipendente.

Le regole sull’aspettativa (in genere non retribuita, ma con mantenimento del posto di lavoro), sono fissate da diverse leggi (che disciplinano diversi casi), e dai contratti. Sono previste specifiche motivazioni per chiederla: ad esempio esigenze di formazione (articolo 5 legge 53/200), motivi di salute o esigenza di cura di familiari (ci sono in questo senso diverse disposizioni), cariche pubbliche elettive o incarichi sindacali (articolo 31 legge 300/1970). Ma in nessun caso è prevista la possibilità di chiedere l’aspettativa per accettare un nuovo contratto da dipendente.

=> Aspettativa a tempo indeterminato

L’unica strada percorribile, nel caso volesse accettare il nuovo incarico, è un contratto di collaborazione compatibile con il suo attuale lavoro. In ogni caso, la prima cosa è controllare cosa prevede il contratto collettivo di lavoro applicato: se non contiene eventuali deroghe (sembra difficile) e accetta un contratto di lavoro subordinato mentre si trova in aspettativa, la sanzione che rischia è il licenziamento.

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Risposta di Barbara Weisz