In pensione forzata

Risposta di Barbara Weisz

23 Novembre 2017 15:10

Ciro chiede:

Mi è stata respinta la domanda di rinvio della pensione. La mia amministrazione non motiva la decisione di procedere al pensionamento d’ufficio con riferimento ad esigenze organizzative e non esiste un atto generale di organizzazione interna che abbia già previsti criteri applicativi per il pensionamento d’ufficio. Mi si dichiara solamente che il limite ordinamentale di 65 anni per il collocamento a riposo d’ufficio non è stato modificato dall’aumento dei requisiti anagrafici utili per il conseguimento della pensione di vecchiaia (66+ aspettativa di vita) e che questo costituisce limite non superabile, se non per consentire all’interessato di raggiungere la prima decorrenza utile della pensione, laddove non sia immediata.

 

La motivazione del pensionamento d’ufficio possa essere cercata nel contratto di lavoro che le viene applicato. Nel sui caso è il CCNL del comparto università, che all’articolo 41 prevede, fra i motivi di cessazione del rapporto di lavoro, anche il compimento del limite di età previsto dalle norme applicabili dell’amministrazioni.

Confermando come regola generale quanto già indicato in relazione al decreto applicativo 2/2015 del Ministero della Funzione Pubblica – che prevede la necessità di motivare il pensionamento d’ufficio o di fare riferimento a un atto generale di organizzazione interna – vista la previsione inserita nel contratto collettivo di lavoro, non escluderei che basti il riferimento al contratto stesso, contenuto nella comunicazione da lei ricevuta.

=> Pensionamento d’ufficio, come funziona

In pratica, la legge consente il pensionamento d’ufficio a 65 anni nel suo caso, perché lei ha già maturato un diritto a pensione. E il contratto nazionale che le viene applicato rafforza questa previsione, prevedendo il compimento del limite di età fra le cause di cessazione del rapporto di lavoro. Il dubbio resta, anche in considerazione del fatto che il contratto nazionale è precedente alla Riforma della Pubblica Amministrazione.

Però le consiglio, per risolvere definitivamente tutte le questioni, di chiedere esplicitamente alla sua amministrazione se ci sia o meno un atto di indirizzo relativo al pensionamento d’ufficio, e comunque di chiedere direttamente al ministero se comunque la previsione inserita nel ccnl sia sufficiente o se occorrano da parte del datore di lavoro pubblico ulteriori regolamentazioni o motivazioni.

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Risposta di Barbara Weisz