Pensionamento d’ufficio obbligatorio: come funziona?

Risposta di Barbara Weisz

Pubblicato 26 Luglio 2021
Aggiornato 3 Febbraio 2023 08:22

Ciro chiede:

Sono dipendente pubblico. La mia amministrazione vuole mettermi in pensione al raggiungimento del 65° anno di età il primo settembre prossimo, con 44 anni e 9 mesi di anzianità, in quanto all’entrata della legge Fornero ero già in possesso dei requisiti per la pensione. Vorrei rimanere in servizio fino a 67 anni ma mi è stato detto che non è possibile, cosa posso fare?

Purtroppo le devo confermare che la pubblica amministrazione per la quale lavora ha ragione: la legge consente il pensionamento d’ufficio a 65 anni per i dipendenti pubblici che hanno già maturato un diritto a pensione.

Lo prevede la Riforma della PA (legge 90/2014), mentre i dettagli applicativi sono stati forniti con la circolare 2/2015.

In pratica, al raggiungimento dei 65 anni di età o al limite previsto dall’ordinamento dell’amministrazione di appartenenza, la Pubblica Amministrazione può risolvere unilateralmente il rapporto di lavoro del dipendente che ha già maturato un diritto a pensione (è il suo caso).

Solo nel caso in cui il dipendente 65enne non abbia ancora raggiunto il requisito contributivo per la pensione anticipata, oppure non avesse già raggiunto entro il 31 dicembre 2011 il requisito per andare in pensione (la quota 96, con almeno 60 anni di età e 35 anni di contributi), è previsto che non scatti il pensionamento d’ufficio, e che il lavoratore possa continuare a lavorare fino all’età per la pensione di vecchiaia.

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Le ricordo però una cosa: il decreto applicativo del ministero della Funzione Pubblica, al punto 3.1 prevede che la PA debba motivare la decisione di procedere al pensionamento d’ufficio con riferimento alle esigenze organizzative e ai criteri di scelta applicati. A meno che non ci sia un atto generale di organizzazione interna che abbia già previsti criteri applicativi per il pensionamento d’ufficio: in questo caso, non è necessario motivare poi le singole decisioni.

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Quindi, se nella sua amministrazione non è stato previsto questo atto di indirizzo generale, lei può eventualmente chiedere al datore di lavoro di motivare il singolo provvedimento di prepensionamento d’ufficio.

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