Disoccupazione: assegno dal Portale Unico

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 24 Luglio 2015
Aggiornato 1 Agosto 2015 08:28

Ai nastri di partenza il Portale Unico di Registrazione delle Persone in cerca di occupazione, necessario per ricevere l'assegno di disoccupazione (ASDI).

I lavoratori disoccupati, per avere accesso all’assegno di disoccupazione (ASDI), dovranno registrarsi al Portale Unico di registrazione delle persone in cerca di occupazione. È una delle novità introdotte dallo schema di decreto sulle Politiche Attive (Jobs Act) allo studio delle Camere. Attraverso il Portale Unico i disoccupati, anche parziali o a rischio di disoccupazione, dovranno rendere la dichiarazione di disponibilità per via telematica, al fine di farsi riconoscere il nuovo sussidio di ricollocamento. Per ora, però, il  Portale non è ancora attivo: sarà creato successivamente all’approvazione dell DL.

=> Ricollocazione: Assegno ai disoccupati

ASDI

Ricordiamo che per l’accesso all’ASDI è richiesto anche un particolare disagio economico appurato dall’ISEE e che l’importo dell’assegno sarà pari al 75% dell’ultimo trattamento NASpI, più gli eventuali assegni familiari. In ogni caso non potrà superare l’importo dell’assegno sociale.

=> ASDI: come funziona

Ad iscriversi al Portale Unico dovranno essere i soggetti a rischio di disoccupazione ed i disoccupati veri e propri, anche parziali, in base alle seguenti definizioni:

Soggetti a rischio

  • lavoratori in cassa integrazione straordinaria, a seguito di una cessazione, anche parziale, di attività dell’azienda, ovvero, sospesi per una procedura concorsuale del datore di lavoro;
  • lavoratori in CIGD, cassa integrazione in deroga;
  • lavoratori con contratti di solidarietà, ai sensi dell’articolo 8, comma 3, del decreto legge 148/1993.

Disoccupati

  • per licenziamento collettivo ai sensi degli articoli 4 e 24 della legge 223/1991;
  • per licenziamento con giustificato motivo oggettivo di cui alla legge 604/1966;
  • per  risoluzione, a fine contratto a tempo determinato anche parziale, lavoro intermittente, apprendistato, inserimento, somministrazione o a progetto;
  • per interruzione anticipata dovuta a cause che non rientrano nelle dimissioni volontarie o nella risoluzione consensuale;
  • per dimissioni con giusta causa del lavoratore;
  • per acquisizione dello status di disoccupato avendo sottoscritto presso il Centro per l’impiego, la DID, dichiarazione di disponibilità immediata al lavoro.

Disoccupati parziali

  • dipendenti o autonomi con reddito annuale pari o inferiore a quello esente IRPEF;
  • esonerati dall’obbligo di dichiarazione dei redditi.

Ad istituire il Portale Unico sarà la nuova Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL), che gestirà anche l’Albo nazionale dei soggetti accreditati a svolgere funzioni in materia, il Sistema informativo delle politiche per il lavoro e il fascicolo elettronico del lavoratore con l’obiettivo di potenziare l’incontro fra domanda e offerta e semplificare gli adempimenti. Per semplificare la ricollocazione nel mercato del lavoro lo schema di decreto sulle Politiche Attive prevede inoltre che Regioni e Province autonome costituiscano dei Centri per l’impiego, che aiutino e sostengano la formazione e il reinserimento.