Tratto dallo speciale:

Posta Elettronica Certificata: PECcato non tenerla d’occhio

di Paolo Sebaste

Pubblicato 2 Luglio 2010
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:40

L’utilizzo della PEC assume un utilizzo sempre più esteso nei rapporti tra P.A. e privati, soprattutto imprese. Viene considerata lo strumento ottimale per le comunicazioni un tempo affidato alla carta bollata ed il suo utilizzo è sempre più diffuso anche per consentire il contenimento dei costi ed un miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia della attività  da parte della PA.
La normativa recente, soprattutto quella per l’avvio di un impresa in un giorno, ha praticamente assegnato una PEC ad ogni impresa con l’intento dichiarato di rendere più veloci le comunicazioni relative alla vita delle Pmi ma ulteriori scenari sembrano aprirsi nell'utilizzo di questo strumento.

Il successo della Posta Elettronica Certificata è sostanzialmente dato dalla “garanzia” della trasmissione del documento dal mittente al destinatario: non ci sono più plichi e comunicazioni che si perdono lungo il tragitto. La garanzia della trasmissione (e della ricezione) ha un valore legale pari a quello un tempo affidato alle raccomandate.

Le comunicazioni effettuate tramite PEC, dunque, hanno un valore superiore rispetto alla tradizionale mail di posta elettronica.

La manovra correttiva, pubblicata il 31 maggio, ha reso consultabili gli elenchi contenenti gli indirizzi PEC non solo dal personale della Pubblica Amministrazione, ma anche dagli agenti della riscossione. L’amministrazione e le Pmi scambieranno quindi più velocemente ed efficacemente i propri atti tramite la PEC ma altrettanto veloci ed efficaci saranno le notifiche effettuate ad esempio dall’INPS per il recupero dei crediti in concomitanza con il previsto incremento delle attività  di controllo automatizzate (leggi incrocio dei dati tra INPS e Agenzia delle Entrate) ed alla velocizzazione delle procedure di riscossione.

Nella PEC arriveranno, quindi, anche le cartelle di pagamento che, al momento della consegna all'indirizzo certificato e a prescindere dall’avvenuta lettura da parte del contribuente, avranno il valore di “notifica eseguita”.

La tecnologia aumenta le possibilità  di “fare”, ed in questo caso le imprese dovranno fare molta attenzione e soprattutto considerare la casella della PEC un ulteriore, importante, canale di comunicazione con la PA che va costantemente tenuto d'occhio evitando sviste su atti fondamentali.

Insomma una volta ottenuta, non consideratela una semplice casella mail, potrebbe essere veramente un PECcato non tenerla d’occhio.