Rinnovabili: nuove rimodulazioni con il Decreto Fare bis

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 5 Settembre 2013
Aggiornato 13 Ottobre 2013 11:10

Stop al caro bollette elettriche per le imprese, a discapito delle energie rinnovabili: ecco i piani del Governo per il Decreto Fare bis.

Il Decreto Fare bis è in fase di definizione e dovrebbe introdurre sconti sulla bolletta elettrica per le imprese, con l’obiettivo di dare una spinta alla competitività, arriva quella di una possibile rimodulazione degli incentivi alle Rinnovabili. Questi, secondo le prime indiscrezioni, una volta eliminati dalle voci di costo in bolletta, sarebbero dovuti essere rifinanziati con l’emissione di bond. Ora però il Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato ed il Sottosegretario Claudio De Vincenti parlano di un nuovo tetto annuale agli incentivi statali  (da 12 miliardi di euro a 9 miliardi) e nuove modalità di erogazione, spalmandoli nell’arco di trent’anni invece che venti. La misura genererebbe un taglio della spesa annuale di 3 miliardi di euro in bolletta. Il risparmio sul costo dell’energia è sicuramente una buona notizia per le imprese, ancora sotto gli effetti della crisi economica, il problema è che questo va a discapito della filiera delle Rinnovabili. Un settore che negli ultimi anni ha subito non poche penalizzazioni da parte dei Governi che si sono succeduti, con continue rivisitazioni degli incentivi che non hanno fatto altro che creare un clima di incertezza tra le imprese e gli operatori delle Rinnovabili (=> Scopri tutti gli incentivi alle Rinnovabili). E questo nonostante le intenzioni dichiarate dai Governi di voler puntare sulle energie pulite, per uscire dalla crisi e in vista degli obiettivi UE 2020. Le motivazioni addotte riguardano l’eccessivo costo degli incentivi alle FER a carico delle bollette energetiche di cittadini e imprese, anche se associazioni ed imprese del settore rispondono che i benefici del sistema di incentivazione per l’economia dell’intero Paese superino di gran lunga gli aspetti negativi dei costi. Venendo al governo Letta, il cui obiettivo dichiarato è quello di ridurre la pressione fiscale su famiglie ed imprese, a partire dal costo dell’energia che verrà portato con il decreto Fare bis portando il tessuto produttivo italiano su livelli più competitivi (attualmente le bollette elettriche sono le più alte d’Europa).