In attesa che il Governo definisca misure agevolative per le pensioni future dei giovani e nuovi strumenti di flessibilità in uscita, è utile ricordare che tra i vincoli della Riforma Fornero per l’accesso alla pensione di vecchiaia c’è non solo l’aumento dell’età pensionabile (per adeguamento alle aspettative di vita) ma anche il requisito trappola dell’importo minimo, che costringerà i futuri pensionati a rimanere al lavoro anche dopo i 70 anni.
Requisiti minimi per la pensione di vecchiaia Fornero
Per ottenere l’assegno previdenziale relativo alla pensione di vecchiaia prevista dalla Riforma Fornero è necessario che il lavoratore abbia raggiunto non soltanto l’età anagrafica richiesta dalla legge (quella prevista al momento del pensionamento, tenendo conto degli scatti dovuti alle aspettative di vita) e che, in caso di primo accredito contributivo dopo il 1° gennaio 1996, che abbia versato un determinato numero di contributi ma anche – e non tutti lo sanno – che l’assegno raggiunga, con i contributi versati, un importo minimo.
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In particolare, l’importo della pensione non dovrà essere inferiore a 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale, altrimenti si resta al lavoro anche oltre i 70 anni, ferma restando un’anzianità contributiva effettiva di cinque anni, esclusi eventuali contributi figurativi.
Le stime sull’assegno minimo di pensione in base all’età
Alla luce delle simulazioni effettuate tramite il servizio INPS La mia Pensione Online, un lavoratore “medio” di 40 anni con stipendio di 1500 euro netti e quindici anni di contributi alle spalle, da qui a quando raggiungerà l’eta pensionabile potrebbe non arrivare a questo minimo: per arrivare ad almeno mille euro dovrebbe infatti lavorare sempre, e con un stipendio non inferiore a quello attuale. Una garanzia che non certo tutti hanno.
Nel mercato del lavoro attuale, caratterizzato da carriere discontinue e retribuzioni esigue, è ancor più facile che gli under 30 di oggi arrivino all’età della pensione con l’impossibilità di accesso all’assegno previdenziale con i requisiti anagrafici standard.
Una situazione che rende ancora più urgente una revisione del sistema previdenziale italiano.