Pagamenti, imprese più puntuali

di Barbara Weisz

19 Luglio 2016 11:33

Pagamenti imprese con ritardi in calo, saldo fatture alla scadenza in aumento e PMI tra le più puntuali: analisi territoriale e per settore nel Report Cribis D&B 2016.

I pagamenti tra imprese italiane registrano maggiore puntualità rispetto al 2015, anche se i livelli pre-crisi restano lontani: secondo Cribis D&B, i ritardi gravi nel 2Q 2016 sono il 13,1%, in calo rispetto al 14,4%. Il numero di aziende che pagano alla scadenza è pari al 35,4%, mentre il 51,5% effettua il saldo fatture con un mese di ritardo. Il confronto con il 2010 vede i ritardi oltre il mese in aumento del 138,2%, mentre quelli alla scadenza diminuiti del 5,6%.

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Lo studio rileva come le piccole imprese siano più puntuali nei pagamenti delle grandi, ma abbiano anche più spesso difficoltà nell’onorare le scadenze.

Le micro realtà pagano puntualmente nel 36,5% dei casi, mentre il 14,5% paga con ritardi oltre il mese. Situazione opposta per le grandi realtà, virtuose solo nel 14% dei casi, ma con percentuali più basse, al 6,3%, di ritardi oltre il mese.

A livello territoriale le imprese del Nord Est sono le più puntuali: il 44,2% paga alla scadenza mentre i ritardi gravi sono solo il 7,6%. Situazione opposta per Sud e Isole, dove solo il 22,4% è virtuoso e ben il 22,2% fatica a saldare i debiti. Bene anche il Nord Ovest (41,3% di pagamenti alla scadenza, 8,8% oltre il mese di ritardo), situazione intermedia per il Centro Italia (31,2% di imprese puntuali, 15,8% i cattivi pagatori).

Fra le singole regioni invece è il Veneto ad aggiudicarsi il primo posto in fatto di puntualità con il 45,3% di imprese virtuose, seguito da Emilia Romagna (45,2%) e Lombardia (45,1%). In fondo alla classifica, Sicilia con solo il 19,1% di pagamenti regolari contro un 23,9% di gravi ritardi,  Calabria (20,4%) e Campania (20,8%). La provincia più puntuale d’Italia è Sondrio, seguita da Bergamo, Lecco, Brescia, Treviso, Belluno, Trento, Vicenza, Mantova e Cremona, la più ritardataria è Trapani, seguita da Agrigento ed Enna.

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Per quanto riguarda l’analisi per settori, continua la crisi del commercio al dettaglio (solo il 25,6% è puntuale, mentre il 21,2% fatica a saldare i debiti). Situazione opposta per i servizi finanziari, puntuali nel 45,8% dei casi, a fronte di ritardi gravi pari al 9,5%.

«Il calo dei ritardi gravi nei pagamenti è un ottimo segnale per le imprese e lascia spazio a un cauto ottimismo per il futuro» (Marco Preti, A.d. Cribis D&B).