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Riforma Pensioni nella Legge di Stabilità 2016: flessibilità e prepensionamento

di Barbara Weisz

Pubblicato 20 Maggio 2015
Aggiornato 22 Luglio 2015 08:54

Il governo prepara una nuova Riforma Pensioni per la prossima Legge di Stabilità con forme di flessibilità in uscita e prepensionamento: l'annuncio di Renzi.

Ci sarà una nuova Riforma Pensioni con la prossima Legge di Stabilità, per prevedere nuove forme di flessibilità in uscita. Di fatto, l’annuncio è stato dato dallo stesso premier, Matteo Renzi, nel corso della conferenza stampa con cui ha presentato il decreto del governo sul bonus pensioni di agosto in recepimento della sentenza della Corte Costituzionale sul no al blocco indicizzazioni 2012 e 2013 per i trattamenti oltre a tre volte il minimo.

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Obiettivo: con la prossima Legge di Stabilità, dare «più spazio a coloro i quali, in cambio di una riduzione corrispondente, proporzionale, vorranno avere maggiore libertà e maggiore flessibilità». Traduzione: si studieranno nuove forme di prepensionamento con paletti meno rigidi rispetti a quelli attuali. E con una particolare attenzione alle donne, con ogni probabilità. Se, per esempio, una donna di 61, 62, o 63 anni preferisce stare con il nipotino, rinunciando a una quota di pensione ma magari risparmiando sulla baby sitter, «bisognerà trovare le modalità per cui, sempre con attenzione ai denari, si possa permettere a questa nonna di andarsi a godere il nipotino», ha spiegato il premier.

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In pratica, significa che con la prossima Legge di Stabilità, quindi in autunno (per l’approvazione delle Camere entro fine anno), l’esecutivo intende mettere mano a una questione, quella delle forme di flessibilità in uscita, e quindi di prepensionamento, che al momento è al centro di diverse proposte di Riforma Pensioni depositate alla Camera: 62 anni di età e 35 di contributi con penalizzazione dell’assegno, 62 anni di età e 38 di contributi, 41 anni di contributi senza decurtazioni dell’assegno, 58 anni di età e 42 di contributi, 57 anni di età e 35 di contribute per le sole donne, con pensione interamente contributiva.

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Proposte su cui si continuerà a discutere, in vista ci sono anche audizioni parlamentari nelle prossime settimane (ad esempio, del presidente INPS, Tito Boeri, e del ministero del Lavoro, Giuliano Poletti). Ma in autunno, se non si arriverà a un risultato parlamentare, il governo inserirà una sua proposta di Riforma Pensioni in Legge di Stabilità.