Allargamento della platea dei pensionati destinatari della quattordicesima oppure un assegno più alto per chi già la percepisce, più soldi per il sostegno all’inclusione attiva (SIA): insieme alla misure per la flessibilità in uscita, il governo studia anche una serie di nuovi strumenti a favore delle pensioni minime. Vediamo le ipotesi su cui si lavora in vista della ripresa di settembre del negoziato con i sindacati sulla Riforma Pensioni, da inserire in Legge di Stabilità 2017.
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Il capitolo quattordicesima: al momento, è riconosciuta ai pensionati over 64enni, con reddito inferiore a 9mila 786,86 euro lordi (1,5 volte il trattamento minimo) e una pensione intorno ai 750 euro al mese. Due gli interventi allo studio: alzare la soglia di reddito entro la quale sussiste il diritto alla quattordicesima, portandola a quota 12-13mila euro l’anno oppure raddoppiandola a 15-16mila euro.
In questo modo, verrebbe estesa la platea dei beneficiari: al momento, secondo i dati INPS, sono circa 2,2 milioni di pensionati, a cui se ne aggiungerebbe almeno un milione portando il limite di reddito a mille euro al mese.
La seconda ipotesi è invece quella di aumentare la quattordicesima per coloro che già la percepiscono. In questo caso, si punta a raddoppiare il valore del bonus, che arriverebbe quindi intorno ai mille euro. Attualmente la quattordicesima oscilla tra 336 e 504 euro: 336 euro fino a 15 anni di contributi, 420 tra i 15 e i 25 anni, 504 auro sopra questa soglia (tutti limiti contributivi elevati di tre anni per i lavoratori autonomi).
Per quanto riguarda il supporto alle famiglie più povere, il Governo prepara in vista della Legge di Stabilità 2017 un potenziamento dei finanziamenti SIA, sostengo per l’inclusione attiva. Qui non ci sono particolari dettagli, il premier Matteo Renzi (in un’intervista al settimanale Vita Non Profit) si è limitato ad annunciare che
«per incrementare il Cantiere sociale, nella prossima legge di Stabilità provvederemo ad una misura di equità sulle pensioni minime e metteremo nuove risorse sul contrasto alla povertà».
Anche qui, con la riapertura del tavolo negoziale sulla Riforma Pensioni verranno con ogni probabilità presentate cifre precise riguardo a questa misura, che al momento è finanziata con 600 milioni (Legge di Stabilità 2016).