Emulazione di terminale nelle Pmi: mercato software in Italia

di Tullio Matteo Fanti

28 Gennaio 2010 17:00

Secondo Attachmate il mercato dell'emulazione di terminale in Italia si dimostra sostanzialmente stabile. Affidabilità e facilità di gestione le caratteristiche più richieste dai software

Un’indagine condotta da Attachmate su un campione di 123 responsabili IT e specialisti del settore, ha fatto il punto sul mercato del Software di emulazione in Italia e sul suo utilizzo in azienda. Ne emerge un quadro sostanzialmente stabile, anche tra le Pmi.

Il 36% delle aziende ricorrerà ancora alle funzionalità di emulazione-installazione terminali anche nei prossimi 2-3 anni, con update regolari.

Di contro, si registra uno scarso interesse da parte delle piccole e medie imprese ad apportare modifiche ai sistemi in uso: il 39,6% non appare infatti interessato a integrare i sistemi legacy nelle moderne architetture IT e il 41,7% del campione non sente la necessità di effettuare il passaggio a Windows 7.

Le caratteristiche più apprezzate nei software di emulazione sono affidabilità e facilità di gestione, senza dimenticare buoni costi e sicurezza. Non sono invece considerati criteri rilevanti l’integrazione con altre applicazioni desktop (quali ad esempio Microsoft Office 2007) e la stabilità finanziaria del produttore.

Per quanto riguarda il rapporto qualità-prezzo, i risultati sono contrastanti: il 50,9% delle Pmi si dichiara propensa a cambiare le proprie soluzioni con software più a buon mercato, mentre il 41,5% si dichiara disposta al cambiamento nel caso il nuovo prodotto garantisca una maggior affidabilità.

In poche parole, complice l’attuale situazione economica, l’esigenza di affidabilità è sentita in egual misura alla necessità di ridurre i costi.