Attraverso numerose voci, tra cui quella autorevole della BBC, emerge una dichiarazione di Richard Thomas, commissario per la sicurezza UK, nella quale si evidenzia lo stato di insicurezza dei dati nel quale versano le istituzioni e le aziende d’Oltremanica.
Soprattutto per quanto riguarda la gestione dei dati personali la situazione si delinea molto compromessa.
Innanzitutto ci sono nomi di grandi aziende che per diverse ragioni hanno distribuito i dati personali di milioni di persone alla comunità di internet.
C’è chi ha smarrito portatili o CD con informazioni riservati, chi ha permesso accessi non autorizzati ai propri PC e server aziendali oppure chi ha subito attacchi che hanno minato la riservatezza.
Tra i nomi illustri si stagliano le famose aziende Orange, Barclays e NatWest, ma sono solamente dei nomi presi dal mucchio.
Nella disamina dei dati si evidenzia che la casistica copre quasi ogni campo. Sicuramente tra le minacce alla privacy rimane al primo posto la rete nella sua autonomia. Ad esempio, sottolineano le statistiche, in molti casi è sufficiente cercare un nome nei motori di ricerca per avere una sorta di storia completa delle attività di quella persona sulla rete.
Ma purtroppo non è tutto qui. Molte aziende, tra cui anche banche purtroppo, sono state accusate di rilascio illecito di informazioni per la poca attenzione con la quale venivano gestite; queste rendevano pubblici dati di conti in banca, numeri di carte di credito, storico delle transazioni effettuate, ecc.
Inoltre è di recente scoperta una problematica per cui il sito del Medical Training Application Service ha reso pubbliche molti dati medici ed in particolare circa i dottori e le loro attività.
C’è bisogno quindi di un cambiamento di registro e di nuove tecniche di vigilanza che possano essere una garanzia sulle informazioni personali e sulla privacy.