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IMU terreni: si paga il 10 febbraio con nuove regole

di Barbara Weisz

Pubblicato 26 Gennaio 2015
Aggiornato 2 Febbraio 2015 09:52

Il Governo sposta dal 26 gennaio al 10 febbraio il termine IMU terreni montani, nuovo decreto: esenzione in base a classificazioni ISTAT Comuni montani.

Slitta la scadenza del 26 gennaio per il pagamento dell’IMU terreni montani: la nuova data è il prossimo 10 febbraio. Lo ha stabilito il Governo nel corso del Consiglio dei Ministri di venerdì 23 gennaio, servito anche a rivedere l’impianto della tassa. Il nuovo criterio è che resta l’esenzione per i terreni che si trovano nei Comuni montani, classificati dall’ISTAT, e anche per quelli parzialmente montani ma limitatamente ai terreni posseduti e condotti da agricoltori diretti o imprenditori agricoli professionali. Vediamo bene cosa è successo.

IMU terreni montani=> Leggi la vicenda

Scadenza IMU

Il nuovo provvedimento del CdM ha un’immediata conseguenza sul versamento dell’IMU terreni agricoli montani relativa al 2014: non bisogna più pagare questa imposta entro il 26 gennaio 2015, ma entro il 10 febbraio.

Contribuenti interessati

Sui contribuenti tenuti a pagare, c’è un’importante precisazione: anche la tassa 2014 si applica in base alle nuove regole appena approvate con il decreto del 23 gennaio. Restano esenti anche quei terreni che in base alla nuova classificazione sarebbero tenuti a pagare ma in base alla norma, ormai “vecchia”, dello scorso novembre (decreto interministeriale 28 novembre 2014), avevano l’esenzione.

=> Esenzione IMU terreni montani: il decreto di novembre 2014

Classificazione terreni

Il decreto del novembre scorso, lo ricordiamo, prevedeva un criterio in base all’altitudine del Comune di appartenenza, con esenzione sopra i 600 metri oppure sopra i 281 metri se di agricoltori diretti o IAP e imposizione fiscale applicata i tutti gli altri casi. Un metodo che aveva provocato proteste un po’ da tutte le parti (dai Comuni alle associazioni di categoria), e su cui ci sono stati ricorsi al TAR. Un primo procedimento si è chiuso con la Camera di Consiglio del TAR del Lazio che ha annullato un precedente pronunciamento di sospensiva, un secondo è ancora in corso, con una sospensiva che deve essere discussa in Camera di Consiglio il prossimo 4 febbraio. Una critica comune a tutte le posizioni: la difficile applicabilità del criterio dell’altezza del Comune, che non rispecchia la reale ubicazione del terreno.

=> IMU-TASI, storia tragicomica di una tassa

Ora, questo criterio viene superato: l’IMU sui terreni agricoli o non coltivati si paga in base alla classficazione ISTAT del Comune, fra completamente montani (esenti), parzialmente montani (esenzione solo per i terreni di agricoltori diretti e imprenditori agricoli professionali), e non montani, in cui si paga in ogni caso. I Comuni montani nei quali scatta l’esenzione sono 3500, mentre quelle parzialmente montani sono circa 652.