Dal 15 gennaio è necessario richiedere l’ISEE per conservare il diritto a prestazioni di sostegno al reddito, anche già riconosciute (come ad esempio carta acquisti e REI per il pagamento da febbraio in poi). Le dichiarazioni presentate ogni anno scadono infatti il 15 gennaio dell’anno successivo e, per accedere a servizi e prestazioni di welfare (iscrizione asilo, tasse universitarie, assegni sociali, bonus libri, social card), occorre presentare una nuova richiesta di indicatore della situazione economica equivalente.
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Domanda
In generale, la DSU si può presentare in qualsiasi momento quando serve per ottenere una prestazione. La domanda di un nuovo ISEE va effettuata presentando la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica), all’ente a cui si richiede la prestazione agevolata, al Comune, tramite un CAF o direttamente all’INPS, in via telematica.
Per inoltrare la domanda ci si può affidare ad un CAF o un commercialista, ma si può procedere da soli anche online, sul sito INPS (con PIN dispositivo INPS). L’ISEE si può richiedere infatti anche autonomamente, compilando per l’appunto la DSU online.
Compilazione
In base ai dati inseriti dal contribuente, l’INPS calcola l’ISEE (situazione economica familiare, considerando reddito e patrimonio). Molto in sintesi, il calcolo si basa sull’intero reddito, sul 20% del patrimonio e su un parametro che cambia a seconda della composizione del nucleo familiare.
In DSU il contribuente inserisce solo dati che il Fisco non conosce già (tendenzialmente, il patrimonio), mentre gli altri vengono automaticamente acquisiti da Agenzia Entrate e INPS (ad esempio, il reddito).
=> ISEE: modelli e prestazioni
Rinnovo e aggiornamento
Per le prestazioni di lungo periodo già concesse, come dicevamo, è necessario rinnovare ogni anno l’ISEE, che l’INPS rende disponibile entro dieci giorni dalla presentazione della DSU. Se dopo 15 giorni dalla richiesta l’INPS non fornisce l’ISEE, il contribuente può compilare un’autodichiarazione e ottenere un’attestazione provvisoria, in modo da poter accedere alla prestazione richiesta.
Se nel corso dell’anno intervengono significativi cambiamenti che modificano la situazione economica (caso classico, la perdita del lavoro), si può compilare l’ISEE corrente, che correggere la precedente dichiarazione.