APe Sociale 2018 estesa ad altre 4 categorie di lavori gravosi e fino a due anni di sconto contributivo per donne con figli: lo prevede l’emendamento del Governo alla Legge di Stabilità presentato in commissione Bilancio alla Camera, che recepisce l’accordo sindacale con Cisl e Uil in materia di sulla Riforma Pensioni. La relazione tecnica contiene anche stime 2018 sull’andamento dell’APe Social, incamerando le nuove regole che rendono più numerosi gli aventi diritto al beneficio pensionistico.
=> APe Social per donne e disoccupati, novità 2018
APe Social
Si tratta, lo ricordiamo, di una prestazione che spetta con almeno 63 anni di età, 30 anni di contributi, o 36 nel caso dei lavori gravosi, al massimo tre anni e sette mesi alla pensione di vecchiaia. Bisogna poi appartenere a una delle quattro macro-categorie ammesse: disoccupati involontari che hanno terminato il sussidio da almeno tre mesi (nel corso del dibattito al Senato sono stati inseriti anche i lavoratori a cui è scaduto il contratto a termine, che nel 2017 sono rimasti esclusi), caregiver familiari, disabili, addetti a mansioni gravose.
=> APe Scial e volontaria: le novità in manovra
Novità 2018
La prima delle novità introdotte con l’emendamento del Governo alla Legge di Stabilità è l’ampliamento della platea dei lavori gravosi: agli 11 già previsti si aggiungono marittimi, pescatori, lavoratori agricoli, siderurgici. In tutto 15 categorie. L’allargamento della platea riguarda sia l’Ape Sociale sia la pensione anticipata precoci.
=> Stabilità, emendamento su pensione gravosi
Per quanto riguarda il beneficio per le donne con figli, sale a un anno per ogni figlio lo sconto sul requisito contributivo di accesso, fino a un massimo di due anni (la norma approvata al Senato prevedeva invece sei mesi per ogni figlio).
Stima beneficiari
Secondo la relazione tecnica all’emendamento, nel 2017 sono state raccolte circa 22mila domande, a fronte delle 25mila 900 potenziali aspiranti all’APe Sociale. La stima per il 2018 è più bassa: 16mila domande. Per quanto riguarda invece la pensione precoci, 16.400 domande accolte a fronte delle 19.320 potenziali. Stima 2018: 15mila domande.