Sulla tredicesima non si applica il taglio del cuneo fiscale: in busta paga a dicembre, pertanto, è accreditata una mensilità doppiamente ridotta rispetto allo stipendio: non soltanto non è presente lo sconto contributivo, ma non si applicano neppure le detrazioni previste dall’articolo 13, comma 3, del TUIR.
Di contro, per alcuni dipendenti quest’anno scatta almeno il Bonus Natale aggiuntivo da 100 euro. Vediamo tutto.
Tagli cuneo fiscale e tredicesima
Per quanto riguarda la tredicesima 2024, si applicano del disposizioni dell’ultima Manovra. Così come già avvenuto lo scorso 2023. Nel 2022, invece, lo sconto IVS era minore ma si applicava anche alla tredicesima.
Quindi, la tredicesima 2024 non conterrà il taglio contributivo: le buste paga dei dipendenti ammessi alla decontribuzione (ossia con retribuzione imponibile fino a 2.692 euro al mese) hanno beneficiato dello sconto fino a 7% sulla trattenuta INPS, mentre la tredicesima 2024 sarà calcolata in modo ordinario, senza nessuna riduzione contributiva.
Taglio cuneo fiscale e calcolo tredicesima
La Manovra ha previsto, lo ricordiamo, per i periodi di paga da gennaio a dicembre 2024 una riduzione di 6 punti sulla contribuzione a carico del lavoratore dipendente con reddito fino a 35mila euro, che sale a 7 punti per chi guadagna fino a 25mila euro.
Mediamente, significa un aumento lordo in busta paga intorno ai 100 euro al mese. Il lavoratore non perde nulla sulla pensione, perché la riduzione viene compensata dallo Stato.
La legge 2024 però prevede che l’esonero non abbia effetto sul rateo della tredicesima. Dal 2025 la decontribuzione si trasforma in defiscalizzazione, con impatto sull’intera retribuzione lorda annua.