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Riforma Pensioni: ancora una fumata nera per Opzione Donna

di Alessandra Gualtieri

2 Giugno 2023 18:06

Nessuna speranza per le sessantenni licenziate da PMI senza però tutti i severi requisiti 2023 per l'Opzione Donna: scartati gli emendamenti al DL Lavoro.

Ancora nubi su Opzione Donna: gli emendamenti al Decreto Lavoro che miravano a rendere meno stringenti gli attuali vincoli sono stati scartati in commissione Lavoro al Senato, riunitasi il 30 maggio.

Niente Opzione Donna per le licenziate semplici

Le richieste di modifica intervenivano sulle novità introdotte dalla Manovra 2023, che ha ridotto a poche centinaia le potenziali beneficiarie della pensione anticipata con 35 anni di contributi a 58/60 anni di età (con un taglio dell’assegno che può arrivare perfino al 30%).

Il vincolo più selettivo è l’accesso alla misura per le licenziate o dipendenti di aziende con tavoli di crisi aperti presso il Ministero, una casistica che esclude le lavoratrici impiegate presso differenti tipologia di aziende che tuttavia versano in situazioni di difficoltà o insolvenza.

Riforma Pensioni 2024 col freno tirato

L’ultima speranza resta la Riforma Pensioni 2024, su cui il Governo ha tenuto nei giorni scorsi un primo incontro interlocutorio con i sindacati.

Finora nulla di concreto finora, sia ben chiaro, tranne un chiaro messaggio: anche per quest’anno non ci sono al momento risorse finanziarie (se ne riparla a settembre/ottobre, con la NaDEF che stabilirà quali coperture ci possono essere per le misure previdenziali) e dunque ancora una volta si finirà per riproporre le consuete formule di flessibilità in uscita ma come al solito rivedute e corrette. Tendenzialmente, però, sempre in senso restrittivo.

Su Opzione Donna, in particolare, considerata l’esiguità di accesso alle attuali condizioni sembra poco probabile che ci possano essere rinnovi nella medesima veste, che nella sostanza ha reso tutti scontenti.

Il Governo e le singole forze politiche sembrano più intenzionati a muovere in direzione di tutele settoriali, per specifici settori che possano ad esempio ricadere nel più vasto ambito di applicazione della pensione per addetti a mansioni usuranti.

Per certi versi, sembrerebbe possibile un ritorno alle posizioni di due anni fa, quando in vista della Riforma Pensioni allora promessa si discuteva di un massiccio ampliamento di questa platea dei beneficiari. Per Opzione Donna, invece, a meno di sorprese, la strada sembra tristemente segnata.