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Bonus nido: integrazione e rimborso su base ISEE

di Barbara Weisz

20 Luglio 2020 16:56

Ricalcolo automatico del bonus nido se al momento della domanda l'ISEE era non conforme o assente: come e quando avviene il pagamento.

L’INPS ricalcola il bonus nido spettante ed effettua il relativo versamento a favore dei contribuenti che correggono o integrano l’ISEE precedentemente presentato: le indicazioni su come procede l’istituto previdenziale sono contenute nel messaggio 2839/2020, relativo al processo di recupero dell’ISEE difforme.

Si tratta dell’agevolazione prevista dalla manovra 2020 (comma 343 legge 160/2019), il bonus nido da 1500 a 3mila euro per il pagamento della retta dell’asilo o per l’introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione in favore dei bambini affetti da gravi patologie croniche.

Nell’ipotesi in cui l’ISEE presentato o valido alla data della domanda presenti omissioni o difformità, il richiedente può regolarizzare l’indicatore della situazione economica equivalente (le modalità sono indicate nella circolare 27/2020): in tal caso l’importo minimo spettante sarà ricalcolato con integrazione della rata a decorrere dalla data della domanda stessa, attraverso il processo di recupero delle difformità, che avviene in modo automatico.

Il bonus nido, lo ricordiamo, è parametrato all’ISEE minorenni, calcolato su 11 mesi, secondo la seguente progressione:

  • fino a 25mila euro: budget annuo 3mila euro;
  • da 25mila a 40mila euro: budget annuo 2mila 500 euro;
  • sopra i 40mila euro, in assenza ISEE o con ISEE difforme: budget annuo 1.500 euro.

Il processo di recupero viene eseguito a partire dal mese successivo al calcolo della rata e prende in considerazione tutte le domande che nel mese precedente sono state calcolate con ISEE difforme oppure non trovato. Ricalcola l’importo massimo pagabile e procede con l’adeguamento di tutte le rate successive.

Esempio: DSU presentata il 10 febbraio genera un ISEE in cui sono presenti omissioni/difformità. Domanda di bonus asilo nido presentata in marzo. La verifica della rata spettante viene effettuata sulla base di un ISEE (difforme) all’ultimo giorno del mese precedente (29 febbraio) e viene elaborato pertanto l’importo minimo pari a 136,36 euro al mese fino a dicembre.
Vediamo cosa succede in caso di nuovo ISEE con due tempistiche diverse.

  • In marzo il cittadino provvede a regolarizzare l’ISEE. Ad aprile la domanda viene lavorata dal processo di recupero delle omissioni/difformità, che ricalcola la rata di marzo sulla base dell’ISEE regolare e, se determina una rata maggiore, crea un nuovo pagamento. I pagamenti successivi avverranno direttamente sulla base dell’ISEE privo di omissioni/difformità e la causale del pagamento generato dai ricalcoli conterrà il dettaglio del mese oggetto di recupero.
  • L’ISEE viene regolarizzato in maggio. Nel mese di giugno il processo di recupero delle difformità ricalcola tutte le rate pagate, generando un movimento di conguaglio per ogni mese ricalcolato. Il pagamento dei conguagli avverrà con un unico movimento bancario relativo ai recuperi sulle varie mensilità.

Calcolo ISEE online su PMI.it

Per quanto riguarda invece il supporto presso la propria abitazione ai bambini al di sotto dei tre anni impossibilitati a frequentare gli asili nido in quanto affetti da gravi patologie croniche, le fasce sono le stesse sopra riportate, con la differenza che il bonus è versato in un’unica soluzione. anche il processo di ricalcolo è molto simile a quello sopra descritto.

Esempi:

  • DSU e domanda di bonus presentate nel mese di marzo. Calcolo della rata con riferimento ISEE dell’ultimo giorno del mese precedente (29 febbraio). A tale data non viene reperita alcuna DSU, quindi la rata spetta nella misura minima pari a 1.500 euro. Ad aprile la stessa domanda viene rilavorata dal processo di recupero che, trovando un ISEE valido alla data della domanda, ricalcola la rata e, nel caso in cui venga determinata una rata maggiore, inserisce un nuovo pagamento.
  • DSU presentata il 10 febbraio, ISEE con omissioni/difformità. A marzo, domanda di bonus. Il calcolo della rata spettante viene effettuato sulla base dell’ISEE all’ultimo giorno del mese precedente a quello della domanda (29 febbraio); se l’ISEE è viziato da omissioni/difformità, la rata spetta in misura minima. In marzo l’utente regolarizza l’ISEE. Ad aprile, domanda lavorata dal processo di recupero delle difformità, che ricalcola la rata con l’ISEE richiesto a marzo. Si determina una rata maggiore creando un nuovo pagamento.

=> Bonus bebè e asilo: novità ISEE e importi

L’INPS segnala infine una nuova funzione online che consente ai beneficiari di visualizzare gli importi spettanti e i pagamenti effettuati. Si tratta della pagina di visualizzazione dei pagamenti, consultabile per ogni singola domanda, con la possibilità di verificare pagamenti relativi alle mensilità richieste e agli eventuali conguagli.