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Riforma pensioni INPS: crollo delle erogazioni nel 2011

di Noemi Ricci

Pubblicato 3 Ottobre 2011
Aggiornato 6 Gennaio 2012 10:43

Riforma pensioni 2010 con finestra mobile: nei 2011 le pensioni erogate sono crollate, così come le nuove iscrizioni INPS nel settore privato.

La riforma delle pensioni in manovra finanziaria 2010 ha portato ad una diminuizione delle nuove iscrizioni INPS del -19,3% nei primi otto mesi del 2011. Praticamente, l’entrata in vigore della «finestra mobile» e dell’aumento di un anno per l’età minima per la pensione di anzianità (da 59 a 60 anni per i dipendenti; da 60 a 61 per gli autonomi) ha causato lo slittamento di una pensione ogni cinque per effetto della riforma previdenziale.

Con la riforma pensioni 2010, le pensioni di vecchiaia sono crollate (-24,1%), penalizzando soprattutto i lavoratori dipendenti (-36,5%). Le pensioni di anzianità sono calate ma leggermente meno (-15,4%).

La causa principale è il rinvio (ovvero dalla finestra mobile) dell’effettiva “andata in pensione” una volta raggiunti i requisiti di 12 mesi per i lavoratori dipendenti e di 18 mesi per gli autonomi, mentre prima l’attesa andava da 3 a 12 mesi.

A rivelare gli effetti degli interventi in manovra finanziaria per ridurre la spesa previdenziale entrati in vigore nel 2011 è stata la stessa INPS, per voce del presidente Antonio Mastrapasqua. I dati, che arrivano in un momento di acceso dibattito sulla necessità di nuovi interventi correttivi in materia previdenziale e di riforma delle pensioni, si riferiscono ai lavoratori del settore privato, ma effetti simili si avvertiranno anche nel pubblico.