Rivalutazioni pensioni anche per italiani all’estero?

Risposta di Barbara Weisz

Ugo chiede:

Vorrei sapere se la rivalutazione delle pensioni del 2023 sono previste anche per le pensioni degli italiani residenti all’estero.

Non ci sono differenze sulla perequazione automatica tra percettori di una pensione italiana riscossa nel nostro Paese oppure all’estero: il fatto che il trattamento venga materialmente pagato in un altro Stato non rileva in alcun modo.

La rivalutazione delle pensioni, compresa quella attuata con le fasce previste dalla Legge di Bilancio 2023, si applica anche ai trattamenti previdenziali degli italiani all’estero.

Se lei ha scelto la tassazione italiana, le saranno applicate le trattenute INPS, se ha scelto la tassazione del paese in cui risiede applicherà le relative regole fiscali al lordo. In ogni caso, questo aspetto non cambia il diritto all’indicizzazione dell’assegno per adeguamento all’inflazione italiana (con indice di riferimento pari al 7,3%), in base alle norme che saranno definitivamente approvate in Manovra.

In base all’attuale formulazione della Legge di Bilancio, si rivalutano al 100% (quindi del 7,3% pieno) le pensioni fino a quattro volte il minimo (ossia quelle con importo mensile lordo fino a circa 2.100 euro), mentre per le altre sono previste le seguenti aliquote:

  • 85% per i trattamenti fino a cinque volte al minimo (2.626 euro lordi al mese), corrispondente ad un’aliquota effettiva di rivalutazione del 6,2%;
  • 53% per le pensioni fino sei volte il minimo (3.150 euro): aliquota effettiva di rivalutazione pari al 3,8%;
  • 47% fino a otto volte il minimo (4mila 200 euro): aliquota di rivalutazione del 3,4%;
  • 37% fino a dieci volte il minimo (5mila 250 euro mensili): aliquota di rivalutazione del 2,7%;
  • 32% oltre le dieci volte il minimo: aliquota di rivalutazione al 2,3%.

Attenzione: l’iter di approvazione della Manovra non è ancora concluso e fin quando non si voterà in testo finale non possono esserci certezze assolute sulle aliquote applicate, mentre non vi sono dubbi sul diritto alla rivalutazione anche per i pensionati italiani all’estero, con pensione INPS accredita in un diverso Stato di residenza.

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Risposta di Barbara Weisz