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Pensioni 2015: definiti gli assegni ex-INPDAP

di Barbara Weisz

Pubblicato 31 Marzo 2015
Aggiornato 3 Agosto 2015 16:09

Gli assegni delle pensioni 2015 ex INPDAP vengono calcolati da gennaio con la sola quota retributiva in attesa di regole applicative delle modifiche in Legge di Stabilità: messaggio INPS.

I pensionati iscritti alla gestione ex INPDAP (dipendenti pubblici) ricevono le certificazioni delle pensioni 2015 senza il conteggio della quota contributiva maturata a decorrere dal 2012: lo comunica l’INPS, con messaggio 2200/2015, relativo all’applicazione della norma inserita nella Legge di Stabilità. Si tratta della norma in manovra in base alla quale l’importo totale della pensione non può mai superare la somma che risulterebbe dal calcolo con il sistema retributivo.

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Si tratta di una sorta di tetto alle pensioni d’oro di coloro che, avendo più di 40 anni di contributi, hanno scelto di restare al lavoro oltre i 70 anni e, per effetto della Riforma Fornero, calcolano la quota maturata a partire dal gennaio 2011 con il sistema contributivo (mentre il rsto della pensione viene erogata con il metodo retributivo). Ci sono casi di alti funzionari e dirigenti pubblici che appartengono alla gestione ex INPDAP in cui questo metodo (retributivo + contributivo dal 2012), portava a un assegno superiore a quello che risulterebbe con il solo calcolo retributivo (in pratica, significa l’80% dell’ultima retribuzione).

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Ebbene, in mancanza di indicazioni procedurali che permettano di applicare il nuovo calcolo previsto dalla normativa, l’INPS ha stabilito che l’erogazione delle pensioni 2015 per il momento avviene versando la sola quota retributiva. Nella lettera di certificazione, viene inserita la seguente dicitura:

«Si informa che l’importo certificato è stato determinato con carattere di provvisorietà in attesa di procedere alla rideterminazione d’ufficio appena verranno pubblicati i criteri applicativi delle modifiche al calcolo delle pensione apportate dal comma 707 della legge di stabilità 2015».

Nel frattempo, verrà messo a punto il nuovo sistema, in base al quale bisogna calcolare la quota retributiva, quella contributiva maturata successivamente al 2012, e quindi nel caso in cui l’importo finale ecceda la somma che risulterebbe dal solo metodo retributivo apportare le opportune modifiche.

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